Corsino: “Impianto stracolmo, impossibile conferire rifiuti in discarica”
"Il Comune di Foggia sta pagando una ditta esterna 92 euro all'ora. Serve una figura manageriale competente in materia. Con una pala e un mezzo scarrabile i lavoratori fanno il massimo"
La sporcizia di Foggia non sarebbe soltanto frutto della mancanza di mezzi, ma piuttosto la conseguenza di una "cronica carenza di organizzazione e visione manageriale nella gestione dell’Amica”. E’ quanto denuncia il segretario provinciale della FP CGIL di Capitanata, Michele Corsino.
Per Corsino restano comunque due i reali motivi di questa crisi di igiene pubblica: l’impianto di biostabilizzazione è stracolmo e il conferimento dei rifiuti in discarica diventa quasi impossibile per i mezzi a disposizione. Motivo quest’ultimo, per il quale, come sostiene il segretario FP, “Il Comune di Foggia starebbe pagando una ditta esterna 92 euro all’ora”.
“Con un pala e un mezzo scarrabile i lavoratori fanno quel che possono. E pensare che l’amministrazione spinge affinché tutti i comuni dell’Ato conferiscano i propri rifiuti nell’impianto di biostabilizzazione. Noi non siamo contrari, ovviamente, ci sarebbero maggiori risorse che entrano. Ma se la situazione di stallo si crea per la sola città capoluogo a causa dei mezzi scarsi disponibili, figuriamoci allargando il bacino d’utenza. Tutto questo è figlio di una assoluta mancanza di programmazione” tuona Michele Corsino.
La città oramai è stracolma di rifiuti, ma non è una novità. Il sindacato chiede pertanto che il governo Mongelli presenti un valido ed efficace piano industriale a prescindere dall’esito della sentenza della corte d’appello su Amica.
“Serve una figura manageriale competente in materia” conclude Corsino.