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Economia

Cerignola, Pd: “ Cittadini non autosufficienti perdono 1200 euro al mese”

Il Partito Democratico punta il dito contro l’amministrazione guidata da Antonio Giannatempo

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di FoggiaToday

PD CERIGNOLA | “L’ennesimo danno a carico dei cittadini di Cerignola. L’ennesimo atto che testimonia l’incompetenza dell’amministrazione Giannatempo. La mancata partecipazione alla manifestazione d’interesse per l’avviso “Home care premium” finanziato dal Fondo Credito attività sociali dell’ INPS (ex INPDAP) e riguardanti misure economiche e prestazioni in favore di persone e nuclei familiari di non autosufficienti è un fatto gravissimo. Ennesimi soldi persi dai nostri cittadini a causa dell’inadeguatezza amministrativa del centrodestra.

Un intervento economicamente importante, quello previsto dall’”Home care premium” per la presentazione di progetti integrati (Adi, assistente familiare, trasporto, ausilii domotici etc.) in un numero non inferiore a 50 persone per un contributo mensile ai soggetti assistiti pari a € 1.200,00. Tantissimi cittadini di Cerignola hanno così perso l’importante occasione di ottenere un contributo economicamente sostanzioso per pagare i servizi di assistenza domiciliare a persone non autosufficienti.

La mancanza di una visione strategica da parte di questa amministrazione, in un campo tanto delicato per Cerignola come quello dei servizi sociali, è oramai sotto gli occhi dei cittadini. È questo l’ennesimo buco nell’acqua che segue l’avvio delle procedure per l’esercizio di poteri sostitutivi (Deliberazione di giunta regionale del 5 febbraio 2013, n. 82 e deliberazione di giunta sempre del 5 febbraio n.79) nei confronti dell’Ambito territoriale di Cerignola, e la nomina del commissario ad acta, sia per assistenza indiretta personalizzata, sia per l’assegno di cura.

Unico caso in Puglia, quello del comune di Cerignola, di due interventi del Piano Sociale di Zona in via di commissariamento. A tre anni di distanza dall’avviso pubblico, infatti, non sono ancora state istruite le graduatorie definitive degli aventi diritto e, quindi, non è ancora stato possibile erogare i rispettivi contributi spettanti ai cittadini. Giacciono nelle casse comunali le risorse per questi importanti interventi; da tre anni oramai molti cerignolani con grave disabilità attendono risposte.

Oltre le gru, oltre il cemento, il deserto. Non avevamo dubbi sulla incapacità di questa giunta nel guardare al di là del proprio naso dopo oramai tre anni di governo. Nessun sussulto nei confronti di politiche che poco o nulla hanno a che fare con la voracità di un sistema che, anche in un periodo di crisi profondissima, pensa a consumare suolo e a far alzare gru che rimarranno ferme a causa della crisi. Ammuffiscono, invece, nelle casse comunali tutti i trasferimenti che dalla Regione sono stati assegnati all’ambito di Cerignola. Sei milioni e ottocentomila euro che vogliono dire servizi, tutela nei confronti delle persone fragili (disabili, donne, minori), ma anche opportunità di lavoro”.

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