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Economia Roseto Valfortore

"Sono qui per restarci". Giusy, la project manager tornata a casa per far volare Roseto: "Le possibilità ci sono, possiamo solo crescere"

Laureata in Scienze Politiche, Giusy Zollerano è una project manager dal curriculum sconfinato, con numerose esperienze all'estero: si occupa di gestione di progetti e di fondi europei. E' tornata a Roseto Valfortore. Ha aperto un negozio di prodotti tipici ed è presidente della cooperativa 'Aria'

Una lunga esperienza fuori casa durante la quale si è laureata, ha acquisito competenze e fatto incetta di esperienze lavorative. Ma Giusy Zollerano non ha mai reciso il cordone ombelicale che la lega al suo comune di origine, Roseto Valfortore. Un legame che si è ulteriormente rinsaldato poco più di un anno fa, quando da Roma Giusy ha deciso di far ritorno nel piccolo centro dei Monti Dauni, stavolta per restarci. 

Laureata in Scienze Politiche, Giusy è una project manager dal curriculum sconfinato, con numerose esperienze all'estero: si occupa di gestione di progetti e di fondi europei. Anche per lei, come per tanti altri giovani, il periodo del lockdown è stato foriero di riflessioni: "Come un po' tutti sono rimasta ferma e l'impossibilità di viaggiare mi ha fatto riflettere. A Roma lavoravo presso un'associazione come dipendente progettista. Mi sono chiesta: perché non tornare giù a casa? E ho pensato di mettermi in proprio e di farlo a Roseto. Quando ci sarà l'occasione di partire per progetti, posso farlo anche da qua e scrivere anche da casa. Lo facevo già a Roma. A Roseto sono sempre tornata avendo la famiglia e il mio compagno. Inoltre, ero già impegnata con la Protezione civile, faccio un sacco di cose perché mi piace, ma soprattutto perché mi piace il territorio. E ho pensato di rientrare e provare a investire di più". 

La svolta ha avuto inizio nel 2019, quando Giusy è stata eletta presidente della Cooperativa di comunità 'Aria' (acronimo di Amenità, Rinascita, Ambiente, ndr). Circa due anni dopo, nel luglio di quest'anno, è stato aperto il negozio di comunità 'Aria di buono', nel quale è possibile trovare e acquistare prodotti di qualità realizzati dalle aziende di Roseto e dei comuni limitrofi, dai formaggi al miele, dal tartufo all'olio, per arrivare a pasta e vino. "Abbiamo anche organizzato una serie di eventi estivi e altri sono in programma nelle prossime settimane. Siamo partiti con 120 soci, ai quali si sono aggiunti altri produttori", racconta Giusy a FoggiaToday. 

Lo scopo del negozio di comunità va oltre la semplice vendita: "Creiamo anche curiosità, perché chi si interfaccia con noi scopre il processo che porta alla realizzazione del prodotto che acquista". Si spiega anche in tal senso la scelta di affiancare al negozio fisico anche la vendita online: "Stiamo lavorando sull’e-commerce; puntiamo al mercato estero anche per far conoscere il territorio. L'obiettivo non è solo di mantenere un legame con i nostri concittadini emigrati in Canada o nel Nord Europa, ma di puntare ad altre realtà come l'Asia o il Sud America. Sappiamo che in quelle nazioni è forte l'interesse verso il nostro prodotto oltre che al processo di produzione. Penso, per esempio al grano o alle olive". 

Ma il progetto della cooperativa è vasto: lo scorso 17 settembre è stato inaugurato il nuovo Villaggio Primavera, riqualificato attraverso il fondi del Gal Meridaunia. All'interno del villaggio ci sono dieci mini appartamenti: "Vorremmo sfruttarli anche per favorire la destagionalizzazione del turismo, per non puntare esclusivamente all'estate. E quindi, organizzare eventi legati al turismo esperienziale: oltre all'alloggio offriamo anche la coltivazione dell'orto. Ogni bungalow ha dei mini orti. Ma pensiamo anche di realizzare degli orti sociali per coinvolgere bambini, la consulta anziani, magari persone svantaggiate che possono fruirne". 

Gli obiettivi sono molteplici, come quello di realizzare una fattoria didattica: "Abbiamo a disposizione una sala ristorante piuttosto grande, dotata di cucina professionale con una settantina di coperti. Oltre alla funzione più classica di ristorante, sarà possibile organizzare dei laboratori con le scuole, congressi e convegni. Insomma, il villaggio ci offre la possibilità di pianificare tante attività. Si tratta di una struttura che era in stato di abbandono. Gestirla dopo il suo recupero ci garantisce dei vantaggi". 

Nell'estate di quest'anno, la cooperativa si è occupata anche della gestione di altre strutture, come la locanda del Mugnaio, struttura immersa nel verde, adibita a bed and breakfast, o l'ormai celebre 'Glamping', la tenda allestita come una stanza di hotel a 5 stelle situata in località 'Mulini'. E, infine, anche il servizio bike: "Il tema della sostenibilità ambientale ci sta a cuore. Siamo propensi alla questione green, tanto che anche per il villaggio, insieme al Comune, abbiamo presentato una richiesta per l'installazione di pannelli solari, che ci garantirebbero un risparmio energetico ed economico. E questo può essere un incentivo affinché la gente si avvicini sensibilmente a queste tematiche". 

Le possibilità di crescita personale si abbracciano a quelle di un territorio così ricco di risorse: "Mi stanno chiamando un po' dappertutto per illustrare le peculiarità delle cooperative di comunità. A breve andrò ad Apricena insieme alla cooperativa di Biccari. È una occasione per conoscere realtà simili alla nostra, anche perché c'è la possibilità di metterci in rete, di capire se c'è la possibilità di costruire qualcosa di importante. Siamo tutti nella stessa condizione, per cui fare qualcosa insieme non sarebbe male", commenta la Zollerano. 

I primi risultati sono già tangibili: "Siamo straimpegnati e questo ci soddisfa molto. Nel negozio c'è già una ragazza adibita alla vendita dei prodotti. Poi, magari, con l'e-commerce riusciremo a coinvolgere altre persone. Questa estate, malgrado il flusso di turisti inferiore, abbiamo venduto molto. Tutti i turisti hanno apprezzato la qualità dei prodotti. Per questo abbiamo continuato, facciamo eventi, abbiamo puntato sull'e-commerce perché abbiamo scelto produttori di aziende premiate per l'eccellenza dei prodotti, molti dei quali hanno ricevuto prestigiosi riconoscimenti a livello nazionale". 

A Roseto, come in tante altre realtà dei Monti Dauni, non mancano le idee, l'intraprendenza. Epperò, la strada da percorrere per garantire il salto di qualità a un territorio ancora poco valorizzato, è lunga: "Abbiamo ancora problemi di infrastrutture. Faccio un esempio banale: qui a Roseto abbiamo avuto, e in parte abbiamo ancora, problemi di connessione. Adesso c'è la fibra, eppure in negozio a volte riscontramo dei problemi alla rete. Bisognerebbe anche cercare di migliorare le competenze. In questo territorio tante persone sono andate vie e non sono più tornate. Nel mio piccolo, spero di portare qui la mia esperienza, per me e per il territorio. Ciò che ho imparato fa parte di me e posso metterlo in pratica. A livello di attori locali, qui, forse, c'è il vantaggio di poter avere un contatto diretto, anche se questo può rivelarsi un'arma a doppio taglio, perché tendenzialmente preferisco essere neutra, non legata politicamente. Voglio fare il mio con tutti, senza distinzioni".

Per Giusy, la 'fuga' dal territorio di origine non deve essere vista necessariamente come un danno: "Io pure sono andata via, per motivi di studio non perché pensassi che questo territorio non avesse qualcosa da offrire. Sono contenta delle esperienze che ho fatto, anche all'estero. Andare via va bene, purché ci sia l'idea di un percorso di crescita, non quella di andare via e dimenticare tutto. Tuttavia, io penso che ovunque ci sia la possibilità di creare qualcosa. Uno può tornare e rimettersi in gioco in qualsiasi modo".

La sfida di Giusy è solo all'inizio, ma per il futuro le idee sono ben chiare: "Siamo alla fase attuativa dell'e-commerce (struttura della piattaforma, contenuti e testi). Il negozio è sempre tra le attività presenti e future. Ma il nostro grande progetto riguarda il villaggio, con le tante idee che speriamo di mettere in pratica il prima possibile. Per il resto, monitoro eventuali bandi regionali ed europei, e punto su quello. Soprattutto, credo sia fondamentale puntare sulla formazione, perché sono convinta che formando le persone su determinate attività e professioni, il territorio può solo crescere".

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