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Il caso 'Gino Lisa' in diretta Rai. Il comitato torna a farsi sentire: "Vigileremo"

La vicenda dello scalo foggiano al centro del question time tra l'on. Lello Di Gioia e il ministro Maurizio Lupi. Intanto il comitato 'Vola Gino Lisa' bacchetta tutti

L’annosa vicenda del Gino Lisa sarà al centro del consueto question time tra il ministro Maurizio Lupi e il deputato Lello Di Gioia. L'evento sarà trasmesso in diretta Rai Tv, a partire dalle 15. Il deputato pugliese del PSI discuterà nuovamente del futuro della Capitanata e del rilancio socioeconomico che può passare dal Gino Lisa nel faccia a faccia parlamentare con il ministro delle Infrastrutture e Trasporti.

“Quali ritardi questa volta coinvolgono il mancato rilascio della Via da parte del ministero competente per i lavori di prolungamento della pista del Gino Lisa? Non è forse tempo di restituire fiducia ad un territorio che non riesce a comprendere quali sono i veri motivi che ignorano le istanze e i desideri dei cittadini di avere un sistema infrastrutturale efficiente?”. Questi alcuni degli interrogativi che saranno posti dall’onorevole Di Gioia che intende sottolineare, ancora una volta come la provincia di Foggia ha, più di altri aeroporti, le caratteristiche morfologiche, logistiche e di continuità territoriale che le permettono di vedersi riconosciuta la qualifica di scalo nazionale.

In attesa del question time, il comitato Vola Gino Lisa scrive una lettera aperta, indirizzata sia a Bari che a Roma. “Siamo molto critici perché continuiamo a non comprendere i motivi oggettivi per i quali, mentre in contrasto con i contenuti stessi del decreto viene riconosciuta immediatamente la valenza nazionale di scali le cui Società di gestione sono notoriamente in grave crisi economico-finanziaria (il caso di Parma) e/o in attesa di rinnovo della certificazione ENAC (il caso dell’Aeroporto dello Stretto), di contro viene escluso dalla bozza di piano aeroportuale nazionale il Gino Lisa che, oltre ai tanti requisiti presentati ripetutamente in più sedi istituzionali, è fornito di un master plan già approvato dall’ENAC ed è affidato alla gestione di una Società  notoriamente più che solida, con un bilancio positivo in crescita costante”, si legge.

Dal momento che – racconta in questi giorni la stampa - il rango di alcuni aeroporti, attualmente già inseriti nel piano, ha beneficiato positivamente dell’intervento attivo e diretto dei rispettivi Presidenti Regionali e/o dei Rappresentanti in Parlamento, “ancora una volta torniamo a chiedere al Presidente Vendola e a quanti Parlamentari vogliano fattivamente testimoniare il loro impegno concreto verso la Capitanata, di intervenire a supporto del lavoro di cui si sta facendo attualmente carico l’assessore Leonardo Di Gioia, per conseguire l’unico risultato per noi e per la Capitanata”. Ovvero, l’inserimento del Gino Lisa fra gli aeroporti di interesse nazionale nell’emanando DPR, in quanto funzionalmente indispensabile per la mobilità e lo sviluppo di tutto il territorio, componente imprescindibile nel sistema aeroportuale pugliese, affidato in convenzione quarantennale alla programmazione e gestione unitaria di Aeroporti di Puglia.

“Dopo l’ultimo incontro istituzionale in sede di conferenza, l’assessore Di Gioia ha dato notizia di nuove prospettive più favorevoli anche per il Gino Lisa a seguito dell’introduzione, nello schema di decreto, di un nuovo articolo in base al quale, in prima applicazione della norma, i gestori degli aeroporti non inseriti tra gli scali di interesse nazionale, entro e non oltre un anno dall’entrata in vigore del decreto, possono presentare la documentazione comprovante il possesso dei requisiti contemplati nel decreto stesso e quindi, superata la verifica, possono essere riconosciuti aeroporti di interesse nazionale con decreto ministeriale”, spiegano dal Comitato. “Ora è il gestore dello scalo, Aeroporti di Puglia, che deve provvedere,  senza tergiversamenti, a produrre  quanto di sua competenza” .

“Il che significa, in prima istanza avere contezza e sottoporre immediatamente al Ministro Lupi quanto eventualmente mancante per l’inserimento del Gino Lisa nel DPR, nonché predisporre quanto necessario per un eventuale decreto ministeriale di inserimento del Gino Lisa fra gli aeroporti di interesse nazionale prima della scadenza dell’attuale governo regionale, approntare un piano organico di sviluppo dello scalo di Foggia che, in preparazione all’adeguamento dell’attuale pista, consenta sia la ripresa immediata dei collegamenti con vettori affidabili, sia l’attività degli operatori turistici della Capitanata in condizioni di esercizio praticabili. Ovviamente - conclude la missiva - staremo ben attenti all’esito di questo lungo e accidentato iter, soprattutto che l’attuale interessamento sul tema aeroporto non si trasformi in un nuovo appuntamento sine die, nel qual caso, è certo che, in assenza di tempestivi risultati concreti, torneremo a portare all’attenzione di tutti, a tutti i livelli istituzionali, il peso degli impegni assunti pubblicamente con la Capitanata”.

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