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Cambio alla manutenzione di strade e immobili: il Comune 'spacchetta' i servizi e taglia i costi

Affidati i due distinti appalti, prima assegnati con una sola gara. Per gli impianti idrici, elettrici e di riscaldamento si valuta l'opzione Am Service

Sarà l'associazione temporanea di impresa composta dalla società cooperativa di produzione e lavoro Tre Fiammelle (mandataria) e da CF3 costruction Srl di Foggia a occuparsi per i prossimi cinque anni dei servizi integrati per la manutenzione delle strade e marciapiedi dell’intero territorio comunale. L'Ati si è aggiudicata l'appalto da 2.093.842,446 euro (iva compresa).

La gara, espletata mediante procedura aperta telematica con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, era stata bandita a ottobre. Aveva presentato un'offerta anche il Consorzio Stabile Build s.c.ar.l di Roma. La squadra si occupa della riparazione delle buche, di ripristini vari, sostituzione di cordoli e manutenzione dei marciapiedi.

È stata espletata negli stessi giorni anche la gara relativa ai servizi integrati per la manutenzione degli edifici di proprietà o in disponibilità dell'amministrazione comunale di Foggia, sempre per la durata di cinque anni. Si è aggiudicata l'appalto dell'importo complessivo di 3.513.600 (Iva compresa) la Smacos Srl di Bari. In questo caso, erano tre le offerte presentate: oltre all'aggiudicataria, si erano presentate l'Ati composta da Tre Fiammelle e Disilluso Srl, e la Edil Costruzioni.

In entrambi i bandi era inclusa la clausola sociale e l'elenco dei dipendenti del precedente aggiudicatario dei due appalti consta di 37 nominativi.

A luglio, il commissario straordinario Marilisa Magno, con apposito atto di indirizzo, ha scorporato l’appalto unico per la manutenzione del patrimonio comunale in tre procedure distinte per tipologie di interventi: la manutenzione degli edifici comunali, la manutenzione di strade e marciapiedi, e la manutenzione degli impianti idrici, elettrici e di riscaldamento degli edifici comunali (con la valutazione di un affidamento in house alla società Am Service).

Dal 2015, era il Consorzio Nazionale Servizi società cooperativa di Bologna, a occuparsi delle manutenzione con un appalto complessivo da 10.500.000 di euro in 5 anni (circa 7,5 milioni per servizi a canone e 730mila euro per servizi 'a misura', oltre Iva), più 770mila euro circa aggiunti nel 2016 per attività manutentive e straordinarie relative agli immobili residenziali di proprietà comunale. Da aprile, il Consorzio Nazionale Servizi operava in regime di proroga per il tempo necessario all'espletamento della gara.

La suddivisione della manutenzione del patrimonio comunale in tre categorie, con l'attivazione di procedure distinte per tipologia di interventi oggetto dell'appalto, secondo le valutazioni del Comune, avrebbe determinato un miglioramento del servizio e, secondo calcoli facilmente verificabili all'esito delle prime due gare, anche una riduzione dei costi, ed è stata considerata la soluzione tecnicamente ed economicamente più vantaggiosa.

L'opzione, peraltro, rispondeva anche all'esigenza di "rendere efficaci i controlli amministrativi mediante l'introduzione di più stringenti meccanisimi di verifica dell'appalto e del sistema di monitoraggio delle lavorazioni" e risolvere le criticità derivanti dalla mancata previsione di alcune tipologie di interventi non previsti nel vecchio appalto, ma ritenute necessarie per le manutenzioni ordinarie.

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