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Fondone Covid, la Provincia di Foggia potrà destinare una quota alle strade: contrordine dal Mef è un "primo risultato"

Le rassicurazioni sull'impiego delle risorse trasferite dallo Stato sono arrivate dal vice ministro dell'Economia e delle Finanze Laura Castelli, nel corso di un incontro con il presidente Nicola Gatta. Potranno essere impiegati anche per la viabilità i contribuiti a copertura del minor gettito

La quota delle risorse erogate dallo Stato alla Provincia di Foggia del cosiddetto Fondone Covid a copertura della perdita derivante dalla pandemia del gettito tributario - circa 6 milioni di euro secondo le prime stime degli uffici - potrà essere destinata a spese di investimento, e quindi anche alla viabilità provinciale, inizialmente considerate inammissabili.  

Il ministero dell'Economia e delle Finanze, accogliendo parzialmente i rilievi dell'Unione Province d'Italia, propende per un'interpretazione di buonsenso del decreto istitutivo del Fondo per l’esercizio delle funzioni fondamentali degli enti locali.

Il vice ministro Laura Castelli, che ha ricevuto a Roma il presidente della Provincia di Foggia Nicola Gatta, ha dissipato i dubbi sull'utilizzo delle risorse Covid (peraltro ha fatto sapere che "prestissimo" sarà in provincia di Foggia). Vale il principio secondo cui il gettito tributario sarebbe stato destinato all'esercizio delle funzioni fondamentali sia per la parte corrente che di investimento, e i fondi delle Stato servono a coprire proprio quelle minori entrate.

Le ulteriori maggiori risorse, aggiuntive rispetto alla perdita di gettito, vanno utilizzate, invece, esclusivamente per la spesa corrente finalizzata a fronteggiare l'emergenza sanitaria. Con tutta probabilità, sarà una circolare esplicativa a chiarire la corretta destinazione delle risorse. I fondi erano stati destinati ai Comuni, alle Province e alle Città Metropolitane per lo svolgimento delle funzioni fondamentali e anche a ristoro del minor gettito tributario.

"L'anno scorso abbiamo registrato un minor gettito tributario di 5-6 milioni di euro. Rispetto a questa somma, abbiamo autonomia finanziaria, e possiamo spenderla anche per la viabilità, perché negli anni precedenti quel gettito tributario serviva anche per intervenire sulla viabilità, una delle funzioni fondamentali dell'ente - spiega il numero uno di Palazzo Dogana, riferendo i contenuti del colloquio e le rassicurazioni della vice ministra originaria della Capitanata - L'altra parte, quella non legata al minor gettito tributario, l'andiamo a vincolare alla spesa corrente. Sto parlando di risorse aggiuntive oltre al minor gettito tributario, circa 10-11 milioni".

Il presidente Nicola Gatta, prio come l'Upi, parla di un "primo risultato", anche perché la somma vincolata alle spese Covid resta sempre troppo alta, ma è meglio di niente: "Stando all'interpretazione iniziale e alla valutazione dei revisori, tutte le somme del Fondone Covid dovevano essere destinate solo e soltanto a interventi finalizzati a fronteggiare l'emergenza sanitaria, ora posso stanziare tutta la quota del minor gettito tributario per la viabilità".

L'Upi, per l'appunto, non è del tutto soddisfatta. Le trattative sono ancora aperte. Quel che è certo è che la Provincia di Foggia non dovrà restituire le risorse che aveva inizialmente destinato alla viabilità e all'edilizia scolastica, salvo poi riprogrammarle e accantonarle nell'avanzo vincolato in virtù di un parere di un funzionario del Mef e di quello dei revisori dei conti. "Non è mai esistita una ipotesi del genere, nella maniera più assoluta. Le Province e i Comuni hanno tempo fino al 31 dicembre 2021 per impegnarle e avviare tutte le procedure di gara - spiega Nicola Gatta - ma il mio intento è fare un piano per l'utilizzo di queste risorse, destinando la quota relativa al minor gettito alla viabilità e l'altra parte agli istituti scolastici. Proviamo, così, anche ad accelerare perché l'auspicio è di riuscire a fare alcuni interventi prima dell'inizio dell'anno scolastico".

Torna da Roma, dove ha partecipato anche al direttivo nazionale Upi, con un'altra buona notizia: le Province e i Comuni, e non soltanto le Regioni, entreranno nella cabina di regia di Palazzo Chigi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

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