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Pnrr, le ‘dritte’ del ministero per il Sud ai sindaci foggiani: “Spendete subito le risorse”

Pochi giorni per rispondere ai bandi con progetti definitivi ed esecutivi, amministrazioni in difficoltà: “Sforzi sovrumani, ma serve concertazione”

La sindrome del Bianconiglio affligge comuni grandi e piccoli, stretti nella morsa delle scadenze dei bandi del Pnrr. Presto che è tardi. “Spendete subito queste risorse”, è uno dei tanti suggerimenti che arriva anche da Domenico Gambacorta, consigliere per la Strategia nazionale Aree Interne del ministro per il Sud e la Coesione Territoriale Mara Carfagna. È arrivato a Foggia su invito del presidente della Provincia di Foggia, Nicola Gatta, e la sua ministra è attesa presto in terra di Capitanata.

Sindaci e amministratori della provincia di Foggia di Foggia, a Palazzo Dogana, hanno ascoltato le sue ‘dritte’ sul Fondo per la progettazione territoriale e sull’avviso pubblico per la presentazione di proposte di intervento per Servizi e Infrastrutture Sociali di comunità. Nel primo caso, i Comuni devono bandire concorsi di idee per acquisire proposte progettuali e disporre gli affidamenti per l’intera somma assegnata entro e non oltre sei mesi dall’entrata in vigore del decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 18 febbraio, pena la revoca del contributo. Se non si spendono subito, come da esortazione del membro dello staff del ministero, tornano indietro e addio. I comuni con popolazione fino a 5mila abitanti non devono necessariamente bandire concorsi, ma possono impegnare le risorse per la redazione di progetti di fattibilità tecnico-economica e, quindi, affidare direttamente i servizi di ingegneria.

L'Avviso Pubblico 'Servizi e Infrastrutture sociali di comunità' da 500 milioni scade invece il 16 maggio. È stato pubblicato solo il 30 marzo scorso, meno di 50 giorni che oggi sono la metà. Sempre più difficile. “Strade non se ne possono fare”, avverte Gambacorta cominciando dalle “brutte notizie”, a meno di qualche piccolo tratto per arrivare all’infrastruttura. Ma il vero scoglio è rappresentato dalle progettazioni definitive o esecutive. Il consiglio è di dare priorità ai progetti di completamento, per i quali si tratta magari di “aggiornare un computo metrico”.  

Le grandi opere, con questi tempi, “è un po’ più complicato farle”, ammette il consigliere del ministro per il Sud. “I tempi del Pnrr sono quelli che sono: entro il 31 dicembre 2025 opere finite, poi la parte dei collaudi e delle rendicontizioni. Però non dobbiamo disperare o essere pessimisti, credo che invece bisogna cogliere l’occasione per cambiare passo”. Per quanto si renda conto che gli enti locali stanno attraversando un periodo di difficoltà per gli organici. "Sulle aree interne dobbiamo passare dalla poesia alla prosa", è il suo motto.

“Ce la stiamo mettendo tutta – afferma l’ingegnere Noè Andreano, sindaco di Casalvecchio di Puglia – è un’occasione irripetibile, quindi gli sforzi che stiamo facendo sono quasi sovrumani”. Ci provano, ma c’è bisogno di concertazione, quella che invoca anche Raimondo Giallella, sindaco di Pietramontecorvino, comune capofila per la Strategia Nazionale Aree Interne Monti Dauni: “Serve mettere intorno ad un tavolo tutti gli attori istituzionali di questa provincia per capire quali progetti inserire nel Pnrr. Mi pare che, finora, si stia andando in ordine sparso e quindi è necessario un tavolo di concertazione tra Comuni, Provincia, Regione, enti pubblici, per capire quali interventi progettare e farsi finanziare. Non mi pare che si stia facendo finora, ma si sta andando avanti con progettazioni sporadiche che vengono o dal Cis o da vecchie programmazioni”. Nello stessso giorno, i sindaci hanno partecipato a un incontro al mattino all’Università e nel pomeriggio a Palazzo Dogana sulla stessa linea di intervento, e questo già gli sembra inconcepibile. Solo due settimane fa, era stata la Cgil a lamentare la mancanza di una cabina di regia e a prendersela direttamente con Nicola Gatta. Il portavoce di Piccoli Comuni Italiani, Virgilio Caivano, in questa sede, propone un ufficio della progettualità strategica del Governo da insediare proprio a Palazzo Dogana.

Il padrone di casa rivendica che il suo è stato “il primo ente a coinvolgere tutti gli stakeholder del territorio, i sindacati, le organizzazioni datoriali - afferma Gatta in sala come ai microfoni - abbiamo messo su un documento con il Dipartimento di Economia dell’Università di Foggia per mettere in risalto i punti di forza e i punti di debolezza della provincia e per avere una visione completa di quello che serve al nostro territorio, in primis puntando sulle infrastrutture e sulle infrastrutture viarie che, a mio avviso, può essere l’elemento per colmare il gap infrastrutturale”. Parla del documento Next Generation Capitanata. Tirato per la giacchetta, appare orientato a riprendere in mano il coordinamento.

“Finalmente la Capitanata è entrata nell’agenda politica di questo Governo”, dice ai colleghi sindaci. La pioggia di milioni di euro sembra moltiplicarsi giorno dopo giorno, fino a perdere il conto, a volte a passo di gambero, con l’illusione di un’assegnazione che potrebbe sfumare come le banconote del Monopoli. Ma nei bilanci sono già moneta sonante. “Non è un libro dei sogni ma è concretezza, per questo servono progetti cantierabili con un cronoprogramma ben definito che dovremo rispettare: abbiamo appena approvato il bilancio di previsione - ricorda il numero uno di Palazzo Dogana - e abbiamo previsto, per il solo biennio 2022-2023, 220 milioni per la messa in sicurezza e per l’ammodernamento del sistema viario e anche per la messa in sicurezza degli edifici scolastici”. Le strade sono il suo chiodo fisso, e considerate le condizioni della viabilità provinciale è difficile dargli torto. La Provincia di Foggia si è fatta promotrice di un prestito flessibile per anticipare i fondi. “C’è stato uno stanziamento di 13 milioni, 9 per le aree interne Monti Dauni e 4 milioni per l’area interna Gargano, in una programmazione di sei anni, quindi noi, attraverso una convenzione con Cassa Depositi e Prestiti, abbiamo promosso un prestito flessibile: possiamo anticipare le risorse e mettere a terra subito interventi per la messa in sicurezza della viabilità provinciale”.

(Nel video: Domenico Gambacorta, consigliere per la Strategia nazionale Aree Interne del ministro per il Sud e la Coesione Territoriale; Noè Andreano, sindaco di Casalvecchio di Puglia; Raimondo Giallella, sindaco di Pietramontecorvino e coordinatore Strategia Nazionale Aree Interne Monti Dauni; Nicola Gatta, presidente della Provincia di Foggia)

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