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Il Mef blocca la Provincia di Foggia: 13 milioni non per strade e scuole ma per piccoli investimenti Covid

Il Mef non ha ritenuto ammissibili i lavori programmati, in quanto non rientranti tra le spese per piccoli interventi collegati all'emergenza pandemica. Le risorse del cosiddetto Fondone finiscono nella quota vincolata del risultato di amministrazione 2020

Tra le "maggiori spese 2020 Covid19" non rientrano "le spese per investimenti e lavori in senso lato", e le risorse del Fondo Covid19 assegnate alla Provincia di Foggia, pari a 13.666.938,18, euro non possono essere utilizzate per la manutenzione delle strade e la manutenzione scolastica.

Nel chiarimento, richiesto il 27 maggio scorso, circa la tipologia dei lavori ammissibili, il ministero dell'Economia e delle Finanze, nella persona di Sonia Caffù, ha spiegato che nel modello, in corrispondenza della voce 'Beni Materiali' era possibile inserire "solo spese per 'piccoli investimenti' connessi al Covid19, non coperte da specifiche assegnazioni pubbliche o private. A titolo esemplificativo, non esaustivo: acquisto di dispositivi di distanziamento sociale, tramezzi, lucernari per areazione, maggiori costi per oneri di sicurezza da Covid19 nei cantieri dei lavori pubblici (anche per effetto del Decreto Semplificazioni) o altri piccoli interventi di adeguamento di spazi e locali". La ratio risiede nel fatto che lo Stato abbia già messo a disposizione ingenti risorse come contributi agli investimenti.

Il contenuto della nota di chiarimento del Mef, compreso il quesito posto dalla Provincia, è riportato in una delibera del presidente della Provincia di Foggia Nicola Gatta approvata oggi per far confluire l'importo nella quota vincolata del risultato di amministrazione 2020.

Le risorse assegnate sono a titolo di ristori specifici di spesa che rientrano nelle certificazioni e, per compilare il modello, era stata formulata una richiesta di parere in cui si precisava che le strade interessate dai lavori erano "quelle che collegano i centri abitati con le località in cui sono ubicati i presidi sanitari preposti al contrasto dell'emergenza Covid 19".

Gli interventi di manutenzione sulle scuole erano giustificati invece dalla volontà di "garantire la sicurezza in senso lato degli istituti scolastici, attraverso opere che comprendessero le varie parti del complesso edilizio, avendo come traguardo il rientro a scuola in totale sicurezza". La stessa "visione" aveva guidato gli adeguamenti delle aree esterne, al fine di utilizzare gli spazi sia per la didattica all'aperto che per gli hub vaccinali.

Risale al 30 dicembre 2020 la delibera con cui lo stesso Gatta ha destinato, nero su bianco, le risorse del cosiddetto Fondone, il fondo ai fini del ristoro della perdita del gettito degli enti locali connessa all'emergenza epidemiologica, a quattro interventi di manutenzione straordinaria delle strade provinciali per 12 milioni di euro e alla manutenzione scolastica per 1.156.000 euro.

È la deliberazione numero 181, recante la variazione al bilancio di previsione 2020-2022 (per l'annualità 2020) per il solo utilizzo delle risorse trasferite dallo Stato per l'emergenza Covid ai sensi del Decreto Legge numero 154 del 23 novembre 2020 senza ratifica in Consiglio.

Il contributo straordinario a garanzia del gettito delle minori entrate correnti contemplato nel Decreto Rilancio ha rappresentato un grattacapo per tanti uffici finanziari degli enti. Sono risorse trasferite dallo Stato ai sensi dell'articolo 39 comma 2 del Decreto Legge n. 104 del 2020 convertito in legge 126 del 2020 ed è la quota a saldo dei complessivi 15.098.380,88 euro assegnati alla Provincia di Foggia.

Nel provvedimento a firma di Gatta, si evidenziavano le richieste pervenute da parte del dirigente del Settore Viabilità e del dirigente del Settore edilizia scolastica e Immobili. In virtù dell'accoglimento delle esigente prospettate, 12 milioni sono stati destinati a quattro interventi come da altrettanti accordi quadro relativi a interventi di manutenzione straordinaria per la viabilità provinciale sulle zone Tavoliere Nord, Tavoliere Sud, zona Gargano e zona Monti Dauni; 1.156.000 euro è la somma stanziata per la manutenzione dell'edilizia scolastica, taglio erba, potatura alberi, manutenzione del verde, pulizia grondaie presso i cinque lotti delle scuole superiori, e 510.938,18 euro sono stati destinati a interventi di manutenzione delle centrali termiche, condizionatori e unità trattamento aria.

L'ente guidato da Nicola Gatta aveva pensato di destinare le risorse "significative e preziose" per "consentire collegamenti più sicuri ai cittadini con i presidi sanitari ed interventi di manutenzione per l'edilizia scolastica per assicurare il benessere termico igrometrico della qualità dell'aria negli ambienti didattici, così come previsto dalle ultime normative anti Covid". Ma il Mef non ha ritenuto ammissibili i lavori programmati, in quanto non rientranti tra le spese per piccoli investimenti connessi al Covid o piccoli interventi.

Il collegio dei revisori dei conti, con nota del 10 giugno 2021, ha trasmesso al Mef le determinazioni adottate nell'anno 2020, conseguenti alla variazione di bilancio, "che non appaiono rispondenti alle previsioni normative", in conformità al parere espresso dal ministero.

In "via prudenziale", in attesa delle valutazioni finali del ministero sulle tipologie di spese ammissibili, necessarie anche in riferimento all'utilizzo delle risorse nell'annualità 2021, la Provincia ha fatto confluire nella quota vincolata del risultato di amministrazione 2020 l'importo di 12.510.938,18 euro, provvedendo alla conseguente cancellazione dall'elenco annuale dei lavori pubblici 2021 degli interventi preventivati.

L'importo, una volta confluito nell'avanzo vincolato, potrà essere utilizzato sia per ristorare la perdita del gettito 2021 sia per far fronte alle esigenze di spese per il 2021 connesse al Covid19.

I dirigenti della Provincia di Foggia stanno procedendo alla revoca in autotutela delle determine di approvazione dei progetti definitivi con il conseguente espletamento delle gare. Saranno annullate le procedure già concluse per cui non erano stati ancora stipulati i contratti.

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