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Economia

Piano dei Limiti, obiettivo Nardoni: recuperare i fondi per la quarta diga in Capitanata

La Fai Cisl invita l’assessore Nardoni al recupero dell’intera somma per la realizzazione della quarta diga in Capitanata: “Progetto mai decollato ha penalizzato la Puglia”

“Ci voleva l’alluvione per far si che si procedesse almeno al recupero di quel che resta dei 118 milioni di euro che il Governo aveva stanziato per la diga di Piano di Limiti”. E’ quanto rileva il segretario generale della Fai Cisl di Foggia, Franco Bambacigno, in merito alla volontà manifestata dall’assessore regionale all’Agricoltura, Fabrizio Nardoni, di recuperare gli ingenti fondi previsti per l’infrastruttura che doveva essere realizzata tra Puglia e Molise.

Da anni, la Fai Cisl denunzia la mancata realizzazione dell’invaso che, secondo il sindacato, “avrebbe consentito al territorio il recupero di circa 42 milioni di metri cubi d’acqua da utilizzare sia per uso irriguo sia per uso civile. Un fondamentale serbatoio nei periodi di siccità, molto frequenti nella nostra realtà provinciale, che – prosegue il dirigente sindacale - avrebbe altresì creato opportunità occupazionali nella costruzione e nella relativa manutenzione. Al tempo stesso, il recupero di milioni di metri cubi di risorse idriche sarebbe molto utile per questioni di protezione civile, allorquando si pone la necessità di far fuoriuscire e riversare in mare l’acqua della diga di Occhito”.

Più volte, la Fai Cisl di Foggia ha proposto un tavolo politico tra le organizzazioni agricole e sindacali e le Istituzioni per sollecitare le Regioni Puglia e Molise ad addivenire ad un accordo definitivo che, rispettando l’ambiente e gli interessi delle parti, possa consentire alla Capitanata di avere la quarta diga, tanto auspicata dal mondo agricolo provinciale e pugliese.

Per Bambacigno, “bene ha fatto l’assessore regionale Nardoni ad impegnarsi nel recupero dei 45 milioni di euro, dei quali 30 dovrebbero servire al Consorzio di Bonifica di Capitanata solo per la sistemazione delle opere irrigue”. Inoltre, la Fai chiede all’assessore di “intervenire con decisione per il rifinanziamento dell’intera somma e portare a termine un progetto che non è mai decollato, penalizzando tutta la Puglia”. Pertanto, la Fai Cisl si dichiara “disponibile a dare sin da subito il suo contributo per superare ogni eventuale ostacolo al progetto”.

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