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Venerdì, 24 Marzo 2023
Economia Borgo Mezzanone, FG, Italia

Soldi da Roma ma Foggia non li sfrutta: servivano per il decoro di Borgo Mezzanone (dove sta il CARA)

A rivelare la situazione grottesca è il consigliere comunale Giuseppe Mainiero. 350mila euro dati dal Viminale per quell'area, restituiti ieri al mittente dal Comune di Foggia

A leggere i vari interventi del centrodestra e dei leghisti foggiani sulle azioni di forza nei pressi del CARA del Ministro Salvini non ci si crede: praticamente l'amministrazione Forza Italia-Lega di Foggia dovrebbero restituire dei soldi a Roma per mancati interventi proprio in quell'area. Cioè si perdono risorse ottenute per il decoro di quei luoghi che oggi si vorrebbe che il Ministro degli Interni attenzionasse. A rivelarlo è Giuseppe Mainiero.

“ La città non si ferma recita lo slogan del sindaco pro tempore Landella, peccato che ometta di dire che l’unica cosa che non si è fermata in questi cinque anni è il degrado e l'emorragia di finanziamenti ottenuti e restituiti per loro esclusiva responsabilità" denuncia il consigliere comunale, che fa sapere: "Ieri il Comune di Foggia ha dovuto restituire altri 350mila euro al Ministro degli Interni. A tanto ammonta il finanziamento accreditato nel dicembre 2018 nelle casse del Comune di Foggia finalizzato al superamento della situazione di degrado che si registra nella contrada di Borgo Mezzanone, nella quale è ubicato il CARA, così recita la missiva del Ministero con la quale si comunicava l’accreditamento nelle casse del Comune del copioso finanziamento".

"Soldi che servivano al rifacimento funzionale della strada comunale n. 28 che collega la città a Borgo Mezzanone - continua Mainiero-. Purtroppo gli sforzi del Ministero per il ripristino dal degrado urbano di Borgo Mezzanone dovuto all’insediamento del CARA sono caduti nel vuoto e la strada di collegamento resterà una “mulattiera”, come le tantissime altre strade comunali.
L’ennesima pagina di sciatteria che purtroppo ricadrà sui cittadini, che potranno però alleviare le loro sofferenze passeggiando sui 200 metri di isola pedonale di via Lanza di cui tanto Landella si fregia”.

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