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Economia

Foggia Estate in Villa, la Pro Loco sbotta: “A noi negata l’autorizzazione”

L’associazione turistica, a maggio costretta a cambiare location per CibòFest, chiede spiegazioni ai commissari

La Pro Loco Città di Foggia ‘Maria Carla Orsi’ chiede alla commissione straordinaria di chiarire pubblicamente come mai abbia negato la concessione della Villa comunale per la prima edizione di 'CibòFest', mentre oggi si autorizzano gli eventi del Foggia Estate. Il presidente Giuseppe Croce è balzato dalla sedia quando ha letto che il Comune ha scelto la Villa comunale Parco urbano ‘Karol Wojtyla’ per il programma estivo, anche perché “rappresenta il luogo ricreativo della città al quale i foggiani sono più affezionati”, testuali parole riportate nella delibera.

A maggio, infatti, gli organizzatori erano stati costretti a spostare in tutta fretta la manifestazione di street food in via Galliani. Dal comunicato che informava del cambio di location, si intuiva come qualcosa fosse andato storto con il Comune, a cui si addebitavano i motivi della variazione. “Avevamo pensato di organizzare la manifestazione in Villa per far ritornare le famiglie e bambini, con una iniziativa enogastronomica, giochi gonfiabili e quant'altro, ma la commissione ha negato l’autorizzazione”, spiega Croce. Si sarebbe appellata ad una nota della Soprintendenza, senza specificare quale fosse il contenuto. “Non abbiamo mai ricevuto alcuna lettera. Quando siamo stati a Palazzo di Città, abbiamo chiesto di vedere la nota”. Ma a quanto pare era una vecchia comunicazione di qualche anno fa e il Comune, stando a quanto sarebbe stato riferito in un primo momento alla Pro Loco, avrebbe sbagliato negli anni ad autorizzare eventi perché non si potevano fare.

“Noi non vogliamo fare polemica, vogliamo semplicemente sapere come mai a noi è stata negata la concessione e, diversamente, oggi vengono autorizzate altre iniziative nello stesso posto. È un controsenso”. Il trasferimento ha scombussolato l’organizzazione: “È stato mortificante - confessa Croce - Per non annullare definitivamente l’evento lo abbiamo ridotto, abbiamo spostato a nostre spese bagni chimici e corrente. Il Comune non ha tirato fuori un euro. Abbiamo onorato il nostro impegno, nonostante i problemi e in sole 24 ore abbiamo spostato tutto, lavorando anche la notte”. In tanti si sono presentati in villa e hanno pensato che la manifestazione fosse saltata. Il piano di sicurezza è stato riscritto sei volte. La Pro Loco, peraltro, aveva chiesto un contributo per la manifestazione di 1.000 euro ma si era sentita rispondere che non c’erano fondi.

“Subito dopo la manifestazione, abbiamo incontrato i commissari Sebastiano Giangrande e Marilisa Magno. Si sono scusati per l’errore e ritenevano che ci fosse stato un problema di comunicazione tra gli uffici: ci avevano concesso l’utilizzo della villa ma in realtà la commissaria disse che non avrebbero autorizzato eventi nel parco urbano. Adesso veniamo a conoscenza che il 14 agosto ci sono I ricchi e poveri. L’altro giorno abbiamo visto eventi anche davanti al Teatro Giordano”. Si era ristabilito un clima di collaborazione, o almeno così sembrava. Ma la Pro Loco oggi lamenta il mancato coinvolgimento e l’assenza di condivisione nella programmazione. “C’è un protocollo d’intesa tra l’Anci - Associazione Nazionale Comuni italiani e le Pro Loco da cui si evince come le Pro Loco siano obbligate a collaborare con l'amministrazione comunale e dovrebbero sedere almeno una volta l'anno in un tavolo di cultura e spettacolo. Noi non siamo stati neanche ascoltati. Non abbiamo mai ricevuto un invito - afferma il presidente dell'associazione turistica - Siamo attivi da 9 anni, riconosciuti nell'albo regionale, ci siamo sempre messi a disposizione di qualsiasi amministrazione e oggi non veniamo neanche interpellati. Siamo stati completamente bypassati”. Così, sono impossibilitati a fornire qualsiasi tipo di informazione turistica, una delle mission dell’associazione. “Se un cittadino ci chiama per chiederci cosa c’è domani a Foggia, come è giusto che sia, noi non ne siamo a conoscenza”. Si sarebbero aspettati perlomeno un'informativa relativa al programma e agli artisti, ma non è mai arrivata. 

“Noi non vogliamo gestire neanche euro”, precisa Croce, che aveva garantito una collaborazione “a titolo completamente gratuito”. Non fa mistero di errori del passato, dettati forse dall’inesperienza. “Abbiamo sbagliato, ma abbiamo saputo anche chiedere scusa, umilmente. Poi siamo cresciuti e non vogliamo sbagliare. Forse non conoscevamo bene il sistema Pro Loco ma oggi, dopo 9 anni, possiamo dire che siamo pronti a stare allo stesso passo degli uffici comunali. Ci lamentiamo che questa città non cresce, ma le idee ci sono. Si dice che i giovani devono essere sempre pronti a costruire. Noi ci siamo, però forse - conclude Croce - stiamo disturbando qualcuno, e se stiamo disturbando qualcuno, umilmente chiediamo ancora una volta scusa, ma oggi vogliamo delle spiegazioni, non solo per noi ma per l'intera città”.

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