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Economia

CNR e Comune di Foggia firmano la convenzione che rilancerà l’Agroalimentare

Con la stipula della convenzione nasce ufficialmente un prestigioso riferimento per le imprese agroalimentari locali, in grado di erogare servizi innovativi alle imprese e renderle più competitive sui mercati, nazionali ed internazionali

E’ stata firmata nel primo pomeriggio di oggi, presso l’aula consiliare del Comune di Foggia, la convenzione per la gestione delle infrastrutture materiali e immateriali del Centro Servizi Integrato del Distretto Agroalimentare del Tavoliere, che si trova presso il Polo Integrato per lo sviluppo economico della Fiera di Foggia. Erano presenti Gianni Mongelli, in rappresentanza del Comune capofila del PIT 1 Tavoliere ed il Presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche, Prof. Luigi Nicolais.

IL DISTRETTO AGROALIMENTARE DEL TAVOLIERE. Con la stipula della convenzione nasce ufficialmente un prestigioso riferimento per le imprese agroalimentari locali, in grado di erogare servizi innovativi alle imprese e renderle più competitive sui mercati, nazionali ed internazionali.  

Le imprese agroalimentari pugliesi potranno quindi contare su un unico Centro Servizi dove incontrare i più accreditati professionisti della ricerca avanzata applicata al settore, nonché i migliori professionisti del marketing territoriale ed internazionale e della formazione in agricoltura, in una cornice istituzionale che vede uniti tutti gli Enti territoriali competenti coinvolti: oltre il comune di Foggia e il CNR, la Regione Puglia, la Provincia, l’Università degli Studi e il Patto territoriale di Foggia, i partner socio-economici del PIT Tavoliere.

SETTORE AGROALIMENTARE. L’agroalimentare rappresenta il settore più tradizionale dell’economia regionale, dove il 90% dei 2 milioni di ettari del terreno è rappresentato da superficie agricola. Il tessuto imprenditoriale agroalimentare pugliese è composto 82.704 imprese attive registrate nel 2012 (81.362 nel primo trimestre 2013), pari a circa il 25% del totale delle imprese pugliesi, che impiegano oltre 130.000 addetti e che hanno generato una produzione lorda vendibile di 2,3 miliardi di Euro. Il valore dell’export regionale per il settore agroalimentare, è stato nel 2012 pari a 1,34 miliardi di Euro (+3,4% rispetto al 2011), rispetto al valore dell’export complessivo regionale pari nel 2012 a 8,7 miliardi di Euro.

I DATI. Il settore agroalimentare in Puglia è un patrimonio che le Istituzioni locali hanno il dovere di preservare e rafforzare, di alleggerire dalla fatica di una filiera che per natura lo priva della maggior parte del valore che crea, di riportare quel valore legittimamente a chi lo crea, senza più disperderlo altrove, e di creare le condizioni per poter essere competitivo sui mercati.

LA CONVENZIONE. La Convenzione che Comune di Foggia e il CNR siglano è, infatti, l’accordo con il quale il Consiglio Nazionale delle Ricerche punta sullo sviluppo del sistema agroalimentare, ereditando e capitalizzando il lavoro che il PIT 1 Tavoliere ha svolto negli ultimi 6 anni, investendo sul territorio dei suoi 22 Comuni della provincia di Foggia, 60 milioni di Euro (fonte, i fondi strutturali comunitari), distribuiti allora come segue: oltre 16 milioni di Euro in formazione, 32 in aiuti diretti alle imprese, 300mila euro in sicurezza e legalità e 9,5 milioni per la società della informazione e la costruzione di un network qualificato a servizio delle imprese agroalimentari: il Centro Servizi del DAT a cui si intende dare continuità attraverso una gestione qualificata come quella del CNR.

Il PIT 1 Tavoliere ha, quindi, lavorato incessantemente dal 2006 ad oggi, per creare il Centro Servizi e dotarlo di infrastrutture competitive che lo rendessero un centro di eccellenza in Italia. Il 22 Novembre 2012, una volta terminato questo lavoro di progettazione e costruzione, il responsabile dell’Ufficio Unico del PIT 1 Tavoliere, il dirigente del Comune di Foggia, Carlo Dicesare, d’intesa con l’assessore alla Qualità e all’Assetto del Territorio, Augusto Marasco e con l’assessore al Bilancio, Rocco Lisi, ha incontrato a Roma i rappresentanti del CNR nazionale per proporre al più importante ente di ricerca in Italia, una collaborazione strategica per un territorio dalle enormi potenzialità nel settore agroalimentare.

La firma suggella questa collaborazione, finalizzata a valorizzare strumenti di successo già implementati sul territorio, e non a creare fallimentari frammentazioni o sovrapposizioni di soggetti e strumenti.  L’eredità del PIT 1, la messa a sistema di risorse e strategie, segna una strada di successo per il territorio, ponendosi nell’ottica della continuità sia delle politiche comunitarie, nazionali, regionali e locali già realizzate sul territorio, sia della programmazione 2014-2020, seguendone gli orientamenti e cercando di dare all’offerta agroalimentare pugliese la possibilità di soddisfare le esigenze di mercati sempre più competitivi, attraverso il ricorso alla ricerca ed a servizi professionali in agricoltura.

La sigla della Convenzione infatti, tra l’altro, prevede nel merito: il rilancio della banca del germoplasma dell’ Istituto di Bioscienze e Biorisorse e di altre strutture per la conservazione della biodiversità microbica e  vegetale, in particolare relative alla valorizzazione della cerealicoltura a livello regionale, nazionale e internazionale; la costituzione di un centro di studio sulla qualità alimentare, basato sulle competenze integrate dei ricercatori dell’Istituto per lo Studio delle Produzioni Alimentari (ISPA), e dell’Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante (IPSP), tutti aventi sedi in Puglia; la costituzione di una sede operativa del sistema integrato di analisi bio-meteorologica DELPHI, operato dall’Istituto di Bio-Meteorologia (IBIMET), e da utilizzare come servizio per la previsione della produzione e qualità del frumento duro e in generale della cerealicoltura; la costituzione di un centro preposto alla erogazione di servizi di marketing internazionale delle attività poste in essere nell’ambito del Centro Servizi DAT, allo scopo di valorizzare la innovazione attraverso la ricerca quale leva per la competitività all’estero delle aziende pugliesi, promuovendo le iniziative di promozione della internazionalizzazione del sistema regionale dell’innovazione.

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