L'anno terribile dei commercialisti foggiani per aiutare aziende e professionisti in crisi: "I ristori non hanno risolto i problemi"
Festa della ripresa dell'Odcec con i giuramenti dei nuovi iscritti e la premiazione alle carriere ultratrentennali. Largo ai giovani: "Nuove nicchie e opportunità di lavoro"
"Siamo la spina dorsale del Paese". Il presidente dell'Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Foggia Mario Cardillo, orgoglioso della categoria, incoraggia così i neo iscritti che hanno giurato in occasione della Festa d'estate, celebrata nella Tenuta Inagro di San Severo.
Il consueto Gran Gala degli auguri saltato in inverno si è trasformato nella Festa della ripresa, dopo un anno particolarmente difficile. Il carico di lavoro è raddoppiato durante la pandemia. Oltre a svolgere l'ordinaria attività, i commercialisti si sono occupati delle pratiche di finanza agevolata, hanno studiato i ristori "per cercare di aiutare gli imprenditori e i professionisti in difficoltà".
A complicare la vita dei commercialisti è stata soprattutto la "farraginosa normativa - fa notare il consigliere dell'Ordine Eugenio Zimeo, tra i cerimonieri della Festa della ripresa - Basti pensare ai Dpcm che si sono susseguiti".
Hanno partecipato alla serata, tra gli altri, il presidente di Confindustria Foggia Giancarlo Dimauro e l'onorevole Antonio Leone, presidente del Consiglio di presidenza della Giustizia Tributaria.
L'evento benaugurante, con la benedizione del padre spirituale dell'Ordine Luciano Lotti, è stata anche l'occasione per presentare il libro "La storia dei commercialisti in Capitanata", recensito da Giorgio Sganga, già presidente della Fondazione nazionale dei commercialisti: "Mario Cardillo, con questo suo scritto, fa riscoprire l'identità di essere commercialista".
La professione cambia, oltre l'attività tradizionale, e le opportunità per i giovani aumentano tra organismi di vigilanza, nuclei di valutazione e collegi sindacali, assieme alle specializzazioni come l'antiriciclaggio e la privacy.
Nel giorno della premiazione degli iscritti con più di 30 anni di carriera e del giuramento dei nuovi arrivati, il consigliere Piero Bonito, con 35 anni di mestiere alle spalle, ha ritirato la medaglia e suo figlio il gagliardetto, segno lampante del ricambio generazionale nella categoria e del fattore ereditario particolarmente marcato in provincia di Foggia, una tradizione di famiglia che è linfa vitale per l'Ordine.
"Noi siamo uno dei pochissimi Ordini d'Italia che non ha un saldo negativo tra cancellati e iscritti - afferma soddisfatto il presidente Mario Cardillo - Abbiamo ancora la prospettiva di costituire un consiglio dell'ordine di 15 componenti, forse siamo una eccezione in Italia. Il dato è sempre stazionario e ci permette di avere una rappresentanza congrua, robusta e interessante per il territorio".
Nelle interviste: Mario Cardillo, presidente Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Foggia; Eugenio Zimeo, consigliere Odcec; Ennio Sepe, Garante del contribuente per la Puglia.