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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia Lesina

Pesca, CNA: “Adottare regolamenti specifici per i laghi di Lesina e Varano”

Il direttore provinciale della Confederazione Nazionale dell’Artigianato, in occasione della festa della paranza di Lesina, chiede anche di valorizzare la figura del pescatore

La Festa della Paranza, in programma a lesina per il 5 di novembre ospiterà nella mattinata un convegno che si preannuncia molto importante per il settore della pesca. Infatti il convegno si terrà a pochi giorni di distanza dall’approvazione in consiglio regionale del disegno di legge sulla ‘Pianificazione e sviluppo della pesca e dell'acquacoltura regionale'.

La Regione Puglia infatti, pur ospitando sul suo territorio il sistema lacustre più importante del mediterraneo meridionale, (Lesina e Varano) non si è mai dotata di una legge quadro sulla pesca limitandosi a regolamentare la pesca nella acque interne con ordinanze presidenziali e delibere di Giunta. La carenza legislativa ha di fatto lasciato lo sfruttamento delle risorse in uno stato di anarchia che ha impoverito il territorio e sta portando alla scomparsa il mestiere del pescatore.

Il disegno di legge non risolve da solo queste questioni ma per lo meno traccia una linea di responsabilità che deve concludersi con l’adozione di regolamenti specifici per i due laghi. Va dato merito all’assessore di Gioia di aver riproposto alla Regione Puglia il tema della pesca e della valorizzazione dei laghi. Di questo territorio non si parlava più ormai dagli anni 80 del secolo trascorso. Non c’è sviluppo senza regole e non c’è sviluppo senza certezza dei diritti e dei doveri. Per questo il richiamo alla legalità nel dibattito programmato per giovedì.

C’è anche chi sollecita una attenzione particolare alle specificità della categoria. Ridotta ormai al lumicino con poche famiglie che tramandano per generazioni il mestiere non può reggere la concorrenza che nel sistema della pesca è ormai di natura globale.  Il pescatore di lago deve essere considerato per quello che è: il primo se non unico presidio della qualità ambientale del patrimonio lacustre. Una figura complessa che ha bisogno di percorsi formativi specifici con una regolamentazione nell’accesso alla professione.

La regione deve impegnarsi nella definizione di un percorso formativo che qualifichi la figura del pescatore che è chiamato ad attuare una pesca sostenibile capace di rispettare gli animali protetti come l’anguilla e soprattutto gli habitat caratteristici. Come si vede le questioni sul tappeto sono tante e c’è da lavorare soprattutto per la valorizzazione di una risorsa specifica della Capitanata. Dall’Assessore di Gioia ci aspettiamo una forte accelerazione in questo senso .

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