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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Il 'mandato a metà' di Zanasi, il 'nuovo' numero 1 degli industriali foggiani: "Toccato il fondo bisogna rialzarsi"

Il decano degli industriali eletto con il 97,4% dall'assemblea dei soci. A completare le squadra di governo sei vice

“Per aspera ad astra, per noi tutti e per Foggia in particolare”. È l’augurio del ‘nuovo’ numero uno di Confindustria Foggia, che di asperità ne ha viste tante, e ora punta alle stelle. Sempre lui, Eliseo Zanasi. Per la verità, non se n’è mai andato. Ingegnere e imprenditore nel settore delle costruzioni è lì da 40 anni, e ultimamente, per quanto dietro le quinte, l'impressione è che fosse comunque saldamente alla regia. 

Alla “veneranda età”, come dice lui, di 76 anni riprende in mano direttamente le redini dell’associazione territoriale delle imprese. Le parole pronunciate dai dirigenti accorsi da tutta la regione per l’investitura ufficiale lo emozionano: lo definiscono simbolo di conoscenza del sistema confindustriale, autorevole, un presidente che incarna i valori di Confindustria. Candidato unico e presidente designato dagli organismi associativi, oggi è stato eletto con 974 voti favorevoli (97,4%), 16 contrari e 16 schede bianche.

Nel lontano 1989 era stato presidente della Sezione Costruttori Edili e vice presidente di Confindustria. Da lì è iniziata la sua scalata, sempre ai vertici. Da maggio 2006 a luglio 2010 è stato presidente degli industriali, nel 2014 è stato eletto per acclamazione presidente onorario e in quegli stessi anni ha esercitato il ruolo di commissario di Confindustria Lecce, poi vice presidente vicario. Nel 2020, in qualità di reggente, era tornato alla guida dell’organizzazione di via Valentini Vista Franco, per traghettarla fino alle elezioni dopo le lacerazioni interne, poi è andata come andata.

Confindustria guarda al futuro con un piede nel passato, ma una spiegazione c’è, e si annida nello statuto: le ambizioni degli industriali si scontrano con un mandato a metà, e le regole che prevedono un’attesa di otto anni prima di ricandidarsi. Un bel dilemma. L’assemblea dei soci ha eletto un presidente chiamato a completare il mandato del suo predecessore, Giancarlo Dimauro, che aveva rassegnato le dimissioni dopo neanche un anno e mezzo. Davanti a lui avrà, dunque, un paio di anni. A immolarsi, allora, è un decano: “Me lo hanno chiesto”. E, a dirla tutta, “qui tutti sono pronti a prendere delle cariche, ma difficilmente hanno tempo da dedicare”. 

La squadra di governo

Sono stati eletti anche i vice presidenti: a Ivano Chierici, presidente di Ance Foggia, e fin qui reggente di Confindustria, sono state conferite le deleghe alle Infrastrutture e Relazioni esterne; Stefania Ciriello, presidente della Sezione Terziario e Servizi, si occupa di Capitale umano, Lavoro, Marketing associativo; ad Alfonso De Pellegrino sono state affidate le deleghe alla Competitività territoriale, Sostenibilità e Transizione energetica; Maria Teresa Sassano si occupa di Internazionalizzazione; Lorenzo Stridi ha le deleghe all’Innovazione, Ricerca e Digitale, mentre Alessandro Vallo si occupa di Sviluppo delle Filiere industriali.  

Ha partecipato ai lavori nel Formedil anche il presidente regionale di Confindustria Puglia Sergio Fontana: "Oggi, con l'elezione di Eliseo Zanasi  gli industriali della Capitanata potranno contare su un'associazione unita ed autorevole, che può rimettere al centro della Puglia un bacino di enormi potenzialità ed opportunità di sviluppo". 

Per il suo tramite, Zanasi si augura che la voce degli industriali arrivi coesa ai tavoli nazionali. “La Puglia è una”, ha detto nel suo intervento finale. Vuole contaminare le altre province a partire dall’innovazione, esportando l’esperienza di Euclide Della Vista, presidente della Sezione Terziario Avanzato e Comunicazione. Ai colleghi delle altre città ricorda che qui c’è un aeroporto che funziona (“La Regione Puglia ha puntato una fiche sul nostro territorio”) e fa sapere che anche Confindustria Foggia si sta “cimentando” per promuoverlo.

I ritardi del Pnrr

L’allarme sui ritardi del Pnrr lanciato nelle ultime ore dal ministro salentino per il Piano nazionale di Ripresa e Resilienza, Raffaele Fitto, non lascia certo indifferenti gli industriali che si pongono gli stessi interrogativi: “Ce la faremo? O perderemo ancora una volta questi fondi e ci troveremo indebitati, indebitando le generazioni future?”. Confindustria Foggia lo aspetta il 21 o 28 aprile. “Dobbiamo poter portare dei temi secchi, per fare in modo che il ministro vada via avendo dato delle risposte”, si augura Zanasi, che pensa all’assemblea dei sindaci che il presidente della Provincia di Foggia vuole ripristinare come strumento per veicolare le istanze da portare al ministro.

La scommessa sulle aree industriali

Il leader degli industriali, per l’ultimo scampolo di mandato, scommette sulle zone industriali. Occhi puntati su Manfredonia e sul progetto Seasif, perché il suo sogno è mettere a sistema alcuni asset della Capitanata e collegarli. Pensa all’opportunità di connettere il porto Alti Fondali con la piattaforma logistica della Capitanata e a Cerignola, che ora “avrà questa benedizione da Edison per l’impianto a idrogeno”. E poi guarda alla zona industriale di Borgo Incoronata: “Il fatto che venerdì il Cda dell’Asi debba andare a deliberare di nuovo l’ampliamento è un primo passo per me molto importante - afferma Eliseo Zanasi - Io mi baso sul principio di Archimede: quando si tocca il fondo bisogna rialzarsi”.

Elezione presidente Confindustria Foggia

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