Ecosistema Rischio 2011: a Biccari pericolo di frane e alluvioni
Quest'anno nessun comune ha raggiunto la classe di merito, qualificato con "ottimo" nella classifica predisposta da Legambiente sulla mitigazione del rischio idrogeologico
Sono oltre 5 milioni le persone esposte al pericolo. Sono pochi, troppo pochi, i comuni che organizzano attività informative e esercitazioni. Secondo il rapporto Ecosistema Rischio 2011 presentato da Legambiente e Dipartimento della Protezione Civile, ci sono abitazioni in aree a rischio nell’85% dei comuni intervistati, nel 56% fabbricati industriali
Quest’anno nessun comune ha raggiunto la classe di merito, qualificato con “ottimo” nella classifica predisposta da Legambiente sulla mitigazione del rischio idrogeologico.
Dossier Ecosistema Rischio 2011
I più virtuosi sono Peveragno (CN), Endine Gaiano (BG), e Senigallia (AN) con il punteggio di 8,5: questi comuni hanno dichiarato di aver realizzato interventi di delocalizzazione, di aver svolto un’ordinaria attività di manutenzione delle sponde e delle opere di difesa idraulica, di aver effettuato interventi di messa in sicurezza, di avere piani d’emergenza dedicati al rischio idrogeologico aggiornati, di averli fatti conoscere ai cittadini e verificati attraverso esercitazioni.
Tra le “maglie nere”, invece, oltre ai comuni di Bagnoli Irpino, Moschiano, Quindici, Castelmassa, Garessio, Sannicandro di Bari, Monterosso Calabro - che hanno ottenuto un pesante 0,5 in pagella – c’è anche Biccari. Fanalino di coda è Lagnasco, con un punteggio pari a zero.
In questi comuni è presente una pesante urbanizzazione delle zone esposte a pericolo di frane e alluvioni e non sono state avviate sufficienti attività mirate alla mitigazione del rischio, né dal punto di vista della manutenzione del territorio, né nell’organizzazione di un efficiente sistema comunale di protezione civile.