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Economia Poggio Imperiale

'Garganoland', oltre 1500 posti di lavoro e 115 milioni di euro: fermo il mega parco che fa sognare la Capitanata

Ecco il grande parco che potrebbe sorgere a due passi da Poggio Imperiale. Investitori internazionali scommettono sulla Capitanata. Priore: "Ma pubblica amministrazione inerte, si rischia di perdere tutto"

“Se l’investimento di Ronaldo sul Gargano è una fake news, questo non lo è. E si rischia di perderlo a causa dei ritardi della politica e della pubblica amministrazione”.  Così Sergio Priore, presidente dell’agenzia di sviluppo “Banca del Sole”, e soggetto proponente ormai tre anni or sono di un progetto ambiziosissimo: un mega parco all’uscita del casello di Poggio Imperiale. L’Eco Park. 115 milioni di euro di investimento su 50 ettari di terreni privati, con parco divertimenti, il “Garganoland”, attrazioni turistiche, strutture alberghiere, percorsi benessere, centro polifunzionale, valorizzazione del prodotto agricolo locale (una sorta di “E-Italy in salsa foggiana), finanche una aviosuperficie per velivoli leggeri da 9 posti.

Un “grande sogno” che dal 2016 giace in un cassetto del Comune di Poggio Imperiale. Era il 16 giugno quando la Banca del Sole firmava con l’amministrazione un protocollo di intesa per lo sviluppo e la rigenerazione di aree industriali depresse. Banca del Sole consegnava tutta la documentazione necessaria, progetto compreso, a firma di Giuseppe Toma, architetto sanseverese. Seguiva a stretto giro di posta una delibera comunale che impegnava l’ente ad avviare tutto l’iter e gli adempimenti necessari con i vari soggetti pubblici interessati per giungere a via libera. Nel mese di giugno dello scorso anno i soggetti investitori sono venuti in Capitanata, hanno incontrato il sindaco Alfonso D’Aloisio, fatto un giro sul Gargano, protocollato la manifestazione di interesse. La Console & partners e il fondo di investimento lussemburghese Innovacts Capital hanno incontrato il sindaco, c’era anche un rappresentante della multinazionale cinese Asia Axa Metal. Da lì più nulla. “Ronaldo non so se avesse intenzione di investire realmente ma qui, per l’Eco Park, è tutto pronto, volontà e soldi compresi. Mancano ovviamente le autorizzazioni, la parte pubblica. Si rischia di perdere tutto” denuncia Priore da queste colonne, che invita il sindaco a dare seguito agli atti deliberati.

Eco Park, il progetto

Dal sito de La Banca del Sole: “Il progetto denominato ECO PARK, prevede a ridosso dell’Autostrada A14 Bologna-Bari, un insediamento su circa 50 Ha di terreno di un Parco Tematico e centro polifunzionale, con annesse strutture che vanno dal food non food, ovvero esposizione e vendita del prodotto tipico locale, un settore riferito a fiere permanenti sia locali che nazionali ed internazionali, un settore riferito al divertimento, con un parco divertimenti, lo sport e tempo libero, l’altro settore riguarda la cultura, con un museo dedicato all’artista Andrea Pazienza, un’area per la ricettività con un albergo per circa 400 posti letto, un centro direzionale, per ospitare uffici, banche, poste, ecc, con annessi ristoranti e bar ed una aviosuperficie.

Il progetto nel suo insieme verrà concepito come dei giardini pensili, con tecniche ingegneristiche-architettoniche innovative, prevedendo la costruzione con materiali organici e naturali rivenienti dalle colture locali, come terra, graminacee, argilla, ovvero prevedendo materiali di risulta derivanti dalla demolizioni di manufatti occupanti l’area d’intervento; come pure verranno utilizzati metodi innovativi per il raffrescamento degli ambienti rivenienti dal lago di Lesina e dal mare, considerando che il parco si affaccia sia sul mare che sul lago e sulle Isole Tremiti.

Infatti la sua posizione strategica verso il Gargano non ha eguali in Italia per ciò che attiene il possibile sviluppo culturale e turistico che ne potrà derivare.

Altresì, saranno previsti impianti fotovoltaici sulle coperture, impianti mini eolici ad asse verticale, materiali biodegradabili. Il parco sarò quasi autogestito energeticamente e ad emissioni zero.

In termini economici e di investimenti, il parco e il centro polifunzionale, prevede un investimento di circa 100 milioni di euro, l’occupazione sarà all’incirca di 1.500 unità lavorative, compreso l’indotto, soprattutto rilancerà le imprese locali, come fabbri, falegnami, imprese edili, imprese impiantistiche, ecc, nonché, progettisti e professionisti locali.

Nei prossimi giorni continueremo nel nostro lavoro, selezionando le imprese che in “rete”, realizzeranno l’intera opera, prevista anche la presentazione agli uffici competenti sia comunali che regionali, per l’ottenimento di tutte le autorizzazioni necessarie atte alla sua messa in opera.

Infatti l’opera “mastodontica” comporterà un iter procedurale amministrativo-burocratico e costruttivo che durerà dai tre ai quattro anni, ma ovviamente noi lavoreremo per realizzarlo anche prima. Insomma un grande progetto per il rilancio della nostra amata Capitanata e per la Puglia intera”.

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