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Duemilapassi, il modello di mobilità che rivoluzionerà il centro storico di Foggia

"Un grande e colorato centro commerciale a cielo aperto, formato da via Arpi e corso Vittorio Emanuele, gli assi della Foggia antica e della Foggia moderna" maturato nell'ambito del progetto MUSA

“Un asse dello shopping lungo duemila passi, che provi a battere il record della Strøget di Copenaghen, in Danimarca, la strada pedonale per lo shopping più lunga al mondo”. È con questa suggestione che, stamattina, ha aperto i lavori il primo tavolo di confronto con associazioni di categoria e soggetti civici per arrivare a condividere alcune scelte in grado di dar vita a “un grande e colorato centro commerciale a cielo aperto, formato da via Arpi e corso Vittorio Emanuele, gli assi della Foggia antica e della Foggia moderna”.

‘Duemilapassi’ si preoccupa di arrivare a una decisione su uno dei temi più decisivi e controversi della vita cittadina: la pedonalizzazione di Via Arpi come ulteriore strumento per rivitalizzare il commercio e la fruizione dei beni culturali del centro storico», ha spiegato l’assessore alla Mobilità e Protezione civile, Alfredo Ferrandino, che stamattina ha aperto l’incontro maturato nell’ambito del Progetto MUSA (Mobilità Urbana Sostenibile e Attrattori culturali).

All’incontro hanno partecipato Camera di Commercio, Confcommercio, Confesercenti e Confederazione Nazionale Artigiani assieme a un primo gruppo di soggetti direttamente impegnati in azioni sul centro storico: dal Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Foggia alla Fondazione Banca del Monte, dal Comitato Via Arpi al Comitato civico di Piazza Mercato, dall’Accademia delle Belle Arti al cenacolo culturale “Contardo Ferrini”, al Forum dei Giovani, il Circolo “La Merlettaia”, il Fondo Ambiente Italiano e FIAB-Cicloamici.

Fino alla prima Circoscrizione “Arpi-Croci”, che aveva già approvato due documenti come contributo alla copianificazione del Piano Urbanistico Generale. All’ATAF, che oltre al trasporto urbano gestisce il piano della sosta tariffata. E alla CGIL, titolare di un importante progetto di restauro della sua sede del Palazzo dei Contadini e di riqualificazione di parte dell’ex Piano delle Fosse prospiciente Porta Grande e Via Arpi.

«Centrale è il metodo che ha l’obiettivo di promuovere una procedura di costruzione degli strumenti di pianificazione integrata con la partecipazione attiva dei soggetti del territorio, attraverso metodologie innovative di “dialogo strutturato” utilizzate nella prassi internazionale ma mai sperimentate in Italia», ha precisato Carlo Carminucci, direttore dell’Istituto Superiore di Formazione e Ricerca per i Trasporti, che ha guidato i lavori del tavolo nell’Aula del Consiglio comunale.

«Il documento per la discussione, nelle sue premesse, rassegna sinteticamente il ventaglio di azioni messe in campo dall’Amministrazione per il centro urbano e questo secondo appuntamento dell’Agenda urbana, illustrata dieci giorni fa, focalizza l’aspetto forse più importante, legato a un diverso modo di vivere e fruire la città», ha rimarcato l’assessore alla Qualità e all’Assetto del Territorio, Augusto Marasco, ricordando quanto «sia essenziale che questi processi partecipativi siano in grado di arrivare a decisioni concrete che abbiamo un riflesso sulle progettualità da candidate al ciclo di programmazione 2014-2020 ormai imminente».

Mobilità lenta, veicoli elettrici, tempi di vita rinnovati, chiese e beni culturali, piazze, piccolo artigianato, commercio di vicinato, biciclette, connettività wi-fi, sapere e tempo libero. Queste le parole d’ordine del documento “#duemilapassi” che, tre settimane fa, è stato trasmesso ai soggetti invitati al primo tavolo.

L’obiettivo è di realizzare un intervento di forte moderazione del traffico, al limite della ciclo pedonalizzazione integrale, nel centro cittadino a partire dagli assi nevralgici costituiti da Via Arpi e Corso Vittorio Emanuele. «Quando, nel dicembre 2012, instaurammo la collaborazione con MUSA – ricorda Ferrandino – fu questo l’obiettivo strategico che ci fu assegnato dal sindaco Gianni Mongelli, fra i tanti possibili riguardanti la mobilità in una città protagonista addirittura dell’opzione treno-tram con il grande Terminal intermodale che si sta realizzando nell’area della Stazione».

Il tavolo di stamattina ha già deciso di escludere, tra le opzioni da sottoporre alla consultazione più ampia con la cittadinanza, il modello più blando di moderazione del traffico: quello che lascerebbe l’attuale regolamentazione oraria della Zona a Traffico Limitato.

Si è aperto quindi il confronto su quattro ipotesi. Dalla più spinta che prevede una ciclo-pedonalizzazione integrale per sette giorni alla settimana e il transito solo di bus, taxi, mezzi di polizia e di soccorso; i mezzi per il carico e scarico delle merci che circolano in finestre orarie molto ristrette, ad esempio un’ora al mattino presto e un’ora alla sera, e solo con veicoli poco inquinanti che siano almeno Euro 3. Fino alla quarta che prevede una ZTL feriale e nel weekend con fasce orarie differenti, una circolazione libera solo per i residenti e orari molto ristretti per il carico e scarico delle merci.

Ma il tavolo ha anche prodotto un ulteriore obiettivo generale che condizionerà la progettazione esecutiva della nuova regolazione e delle azioni di accompagnamento. Al miglioramento della vivibilità, dell’accessibilità, della protezione e valorizzazione dei beni culturali e dello sviluppo delle attività commerciali e turistiche, si aggiunge l’obiettivo dell’incremento delle misure di sicurezza urbana. «Una condizione complessiva che interpella tutti, l’Amministrazione, i soggetti civici e la cittadinanza in generale», ha convenuto l’assessore Franco Arcuri, dopo aver ascoltato i richiami espressi in particolare dal presidente del Comitato Piazza Mercato Antonio Guerrieri, Paola Cortesi di Cicloamici e Salvatore Selicato di CNA.

Apertura chiara e netta delle associazioni di categoria dei commercianti all’ipotesi di pedonalizzazione, con la sottolineatura che le azioni di accompagnamento previste in #duemilapassi precedano ogni nuovo intervento regolatorio. Sia Enrico Salvatori di Confcommercio che Franco Granata di Confesercenti, infatti, hanno rilanciato tre esigenze in particolare: il rispetto dei tempi che prevedono l’assunzione di una decisione entro febbraio; la progettazione di parcheggi, la manutenzione delle strade e un programma di arredo urbano; un coinvolgimento diretto di artigiani e commercianti nella progettazione con la stretta integrazione tra Assessorati.

DUEMILAPASSI A FOGGIA: IL DOCUMENTO

A proposito di arredo urbano, il direttore Pietro Di Terlizzi ha offerto la cooperazione dell’Accademia delle Belle Arti per la progettazione e la realizzazione degli interventi, mettendo a frutto una delle competenze più consolidate dell’offerta formativa accademica.

Che le nuove misure non siano finalizzate solo a trasformare il centro storico in un centro commerciale ma anche a valorizzare i beni culturali, è la riflessione proposta in particolare da Maria Luisa D’Ippolito e Luigia Rotundo del FAI e rilanciata da Cornelia Rosiello del Circolo “La Merlettaia”.

Tema focalizzato da Saverio Russo, intervenuto sia come Direttore del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Foggia, sia come presidente della Fondazione Banca del Monte: «Abbiamo promosso la cosiddetta Isola Umanistica, costituita da manufatti rigenerati dall’Università, e pensiamo che la pedonalizzazione di Via Arpi sia necessaria per passeggiare, guardare le vetrine e vivere il centro storico – ha rimarcato Russo – ma c’è un tema specifico relativo alla conservazione dei monumenti e alla fragilità degli edifici per cui sicuramente il traffico veicolare su via Arpi non è un bene, basti pensare che la più antica chiesa di Foggia, la chiesa di San Tommaso, è stata chiusa».

«Un’annotazione che rafforza l’obiettivo di legare mobilità, commercio, artigianato e beni culturali», ha sottolineato Ferrandino ricordando i programmi dell’Amministrazione che hanno riguardato proprio l’analisi di vulnerabilità statica nel centro storico, i rilievi sui prospetti di via Arpi e la mappatura degli ipogei. Il documento “#duemilapassi” sarà revisionato alla luce delle decisioni assunte stamattina e delle ulteriori osservazioni ci cui è stata annunciata la trasmissione. Il prossimo incontro allargherà la platea degli invitati e definirà la griglia da sottoporre alla consultazione allargata alla cittadinanza.

La scelta della modalità di intervento è oggetto di una discussione pubblica, secondo il metodo del Progetto MUSA (Mobilità Urbana Sostenibile e Attrattori culturali) promosso dal Dipartimento Funzione Pubblica della Presidenza del Consiglio, a cui è possibile partecipare collegandosi al seguente link: https://www.comune.foggia.it/portfolio/duemilapassi/

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