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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

La Corte dei Conti avverte il Comune: di questo passo Foggia rischia il dissesto

Sciancalepore: "Per scongiurare il rischio incombente di dissesto è fondamentale anche il superamento della situazione di profonda incertezza e confusione che sembra tuttora caratterizzare la contabilità dell'ente"

Neanche la commissione consiliare di indagine costituita all'uopo a Palazzo di Città sarebbe stata in grado di fare chiarezza su queste spese, "a causa della mancata collaborazione degli uffici competenti" rileva il magistrato riportando le parole del presidente della stessa. Ma, oltre ai fuori bilancio, il Comune di Foggia sarebbe interessato anche da "una grande quantità di debiti (di bilancio) certi, liquidi ed esigibili", per i quali sono giunte centinaia di fatture negli anni 2015-2016.

Scrive Sciancalepore: "Molto delicata risulta essere la questione relativa ai debiti per fornitura di energia elettrica", che superano i 10 milioni di euro e rispetto ai quali pendono su Palazzo di Città due decreti ingiuntivi. Si tratta ovviamente di un debitoria monstre, frutto anche di forniture di energia non istituzionali rispetto alle quali l'amministrazione ha sempre annunciato una attività di ricognizione. Ora i magistrati danno tempo fino al 30 aprile per assumere i provvedimenti consequenziali. Terzo fattore di squilibrio importante risulta essere, poi, la controversia con la curatela fallimentare di Amica, l'ex azienda pubblica di igiene urbana, già fallita. Ce ne sono cinque pendenti ma una in particolare rischia, da sola, di mandare il risanamento gambe all'aria: vale 57 milioni di euro. Quindi i rapporti di locazione assunti dal Comune nell'ambito dell'emergenza abitativa per oltre due milioni di euro e rilevanti contenziosi tributari per importi Ici.

Ma il piano si fonda anche sui risparmi della spesa correnti e sulle entrate correnti e sullo stato della liquidità di un ente. Da questo punto di vista preoccupa non poco il "progressivo peggioramento" della riscossione dei tributi, le entrate comunali avrebbero subito nel 2016 una contrazione del 45%, come rilevato sia dall'organo di revisione che dallo stesso dirigente finanziario. Al punto che "il Comune di Foggia potrebbe essere, a breve, non in grado di far validamente fronte all'obbligo di pagare i debiti e, contemporaneamente, di rimborsare i mutui, le anticipazioni di liquidità e il fondo di rotazione ottenuti, secondo le scadenze previste.

Non si può escludere quindi - scrive la Corte dei Conti - un nuovo ricorso all'anticipazione di tesoreria già nel corrente esercizio 2017. Potrebbe risultare non sufficiente, quindi, il pur considerevole vantaggio di poter diluire la restituzione del fondo di rotazione ottenuto" da Palazzo di Città. Servono misure straordinarie, affondano i magistrati, che promettono su questo un controllo serratissimo: "Le eccezionali opportunità offerte dal legislatore, di cui il Comune ha deciso di avvalersi - richiamano i magistrati - devono essere utilizzate per superare definitivamente i problemi di liquidità, non per limitare le conseguenze negative di una insufficiente riscossione". 

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