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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

Nuova tegola su Palazzo di Città: Frisoli mette in mora il Comune, chiede 3 milioni

Attraverso i propri legali la ditta che affidataria dei lavori per la messa in sicurezza della discarica di Passo Breccioso lamenta il mancato pagamento di oltre 1,8 milioni, più gli interessi di circa un milione

Da un lato il Comune di Foggia che, soprassedendo (o semplicemente fiduciosa) sulle numerose e notevoli criticità finanziarie dell’Ente ancora evidenziate qualche giorno fa dai magistrati contabili nella loro consueta relazione semestrale, annuncia pubblicamente un miglioramento dei conti puntando sulla riduzione del disavanzo comunale, più che dimezzato dal 2014 al 2019. Dall’altro l’ennesima tegola, che vale 3 milioni di euro.

Oggetto: la discarica di Passo Breccioso, su cui è in atto un annoso contenzioso. Ebbene, è datata 22 giugno 2020 la messa in mora dell’Ente da parte della ditta Frisoli srl, affidataria dei “servizi di progettazione e realizzazione di un intervento atto a ottenere la messa in sicurezza con recupero volumetrico della discarica comunale di Rsu in località ‘Passo breccioso’, attraverso l’utilizzo della tecnica proprietaria dei muri e argini in rifiuti rinforzati, la realizzazione e ottimizzazione dei volumi resi disponibili”.

Fatto annoso, dicevamo. Stavolta, però, i toni della missiva a firma dello studio legale Omnia sono molto duri. Destinatari il Comune di Foggia, l’attuale sindaco Franco Landella, il suo predecessore Giovanni Mongelli, l’assessore all’urbanistica Francesco D’Emilio e i dirigenti Ferdinando Corvino, Pio Francesco D’Orta, Potito Belgioioso e Fernando Biagini.

La ditta, in buona sostanza, lamenta il mancato pagamento dei lavori effettuati per una cifra di oltre 1,8 milioni di euro, ai quali – scrive – si sommano gli interessi delle somme già corrisposta e quelle ancora da ricevere pari a circa 998mila euro, per un totale di quasi 3 milioni. Una bella tegola, appunto.

I legali della ditta invitano e diffidano i soggetti destinatari della lettera a liquidare la società degli importi richiesti entro e non oltre i 15 giorni dalla ricezione della stessa, pena una “opportuna azione giudiziaria volta alla tutela degli interessi della società Frisoli”. Il che vuol dire, tradotto in soldoni, che i tempi per una risposta sono prossimi alla scadenza.

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