Vertenza Ataf, sindacati e lavoratori avanti tutta: "Ma dai palazzi ancora nessuna risposta"
Le organizzazioni sindacali: "Dallo sciopero del 4 aprile, da Palazzo di Città e dal C.d.A. aziendale non vi è stato nessun segnale, nessuna convocazione anche dopo la disponibilità a ripristinare un clima più sereno"
Sono rammaricati per i disagi provocati, ma la loro protesta è necessaria. Così le organizzazioni sindacali dell’Ataf e i lavoratori dell’azienda che – consapevoli di disagi e difficoltà causati all’utenza con i loro scioperi – chiedono scusa ai cittadini, ma non possono tornare sui loro passi.
“Tutti comprenderanno che perdere ore di lavoro in busta paga non fa piacere a nessuno, ma se l’adesione è così massiccia qualcosa vuol dire”, spiegano i sindacati. “Mettere in atto scelte contenute nel piano industriale dell’azienda, porteranno sicuramente al fallimento dell’Ataf. Dallo sciopero di 8 ore del 4 aprile, da Palazzo di Città e dal C.d.A. aziendale non vi è stato nessun segnale, nessuna convocazione anche dopo la disponibilità data dal sindacato a ripristinare un clima più sereno e corretto”.
“L’attuale situazione di estrema confusione creata intorno alla vertenza Ataf ha diversi responsabili, individuabili tra i politici e amministratori. Si sono svolte riunioni tecniche e politiche senza coinvolgere i rappresentanti dei lavoratori. Non siamo disponibili ad essere commissariati dalla politica, pertanto, auspichiamo a breve, una convocazione per conoscere quelle che sono le decisioni emerse dalle stesse riunioni.