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Economia

Ataf senza pedane disabili funzionanti. Fast sbotta: “Risultato di anni di cattiva gestione”

La segnalazione arriva dagli stessi autisti Ataf, spesso 'bersaglio' dell'utenza. "Eppure le soluzioni ci sono, se solo il consigliere comunale De Martino e l’azienda volessero prendere parte alla nostra proposta di dialogo costruttivo"

La Fast-Confsal di Capitanata torna a parlare di Ataf e dei suoi numerosi problemi di gestione a causa “di una cattiva amministrazione sia all’interno della stessa azienda, sia da parte del Comune di Foggia, che risente di un pericoloso silenzio del sindaco Landella”. Poi punta il dito contro il consigliere delegato Salvatore De Martino.

I mezzi utilizzati, come noto, sono “di seconda mano, acquistati da altri Comuni o Paesi esteri che li hanno dismessi. La manutenzione degli autobus (spesso esternalizzata, aumentando tempi e costi delle riparazioni) è inefficiente, a causa della carenza di formazione del personale, l’inesistente dotazione di tecnologia diagnostica e la mancata dotazione di un magazzino ricambi per il pronto intervento, necessario a far fronte a un parco mezzi composto da autobus di diverse case costruttrici”.

Una prova esemplificativa arriva dalle pedane pneumatiche per i passeggeri disabili. “Passeggeri per modo di dire - spiegano in una nota stampa - perché, a causa del mancato funzionamento delle stesse sull’intero parco mezzi, sugli autobus non ci possono proprio salire. Altro che standard di vivibilità e sostenibilità del trasporto pubblico locale!”. La segnalazione arriva dagli stessi autisti Ataf, che incontrano tantissime difficoltà e motivi di tensione con l’utenza a causa di questa miriade di problematiche e malfunzionamenti.

Loro stessi però segnalano alla Fast una ‘soluzione’ possibile: come già in altre città d’Italia, come ad esempio Torino, basterebbe rendere le pedane manuali e consentirne, così, il corretto funzionamento, tornando a fornire un servizio di primaria importanza ai passeggeri con difficoltà motorie. “Ci sarebbe inoltre un’altra possibilità - spiega Francesca Cautillo, responsabile dello Sportello H per disabili - e cioè la presenza a bordo di un conduttore che dovrebbe affiancare l’autista e potrebbe quindi porgere il proprio aiuto ai cittadini con handicap per la salita e la discesa dai mezzi”.

Tutto ciò, per la Fast, è il risultato delle scelte fallimentari della direzione generale Ataf degli ultimi 10 anni, avallata dalle diverse Amministrazioni che si sono susseguite. Alla Fast sembra che si stia applicando lo stesso “modello Amica”, che trasforma le municipalizzate in costi, anziché risorse, in termini sia economici che di disservizi. “Cambiare - concludono - diventa l’unica soluzione a tali problematiche ataviche. Altre risoluzioni diventano possibili, quindi, se solo il consigliere comunale De Martino e l’azienda Ataf volessero prendere parte alla proposta di dialogo costruttivo della Fast”.

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