rotate-mobile
Economia

Le periferie di Foggia possono aspettare: il governo Legastellato congela fondi per 18 milioni di euro

Congelamento fondi per i progetti di riqualificazione delle periferie, dichiarazione del sindaco di Foggia, Franco Landella e del capogruppo del PD in Consiglio comunale, Augusto Marasco

Il governo Lega-Movimento 5 Stelle ha sospeso, fino al 2020, il finanziamento di 18 milioni di euro previsti per il programma 'Da periferia a periferia', utili alla riqualificazione e alla sicurezza delle periferie delle città metropolitane e dei comuni capoluogo di provincia, quindi del capoluogo dauno. Il congelamento dell'erogazione dei fondi è contenuto nel decreto Milleproroghe approvato dal Senato della Repubblica.

La replica dei parlamentari del M5S

Il commento di Franco Landella

Una decisione sbagliata ed incomprensibile. Attorno al programma costruito dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, nell’ambito del quale la città di Foggia è stata destinataria di un finanziamento pubblico pari a 18 milioni di euro, cui si aggiungono 10 milioni di risorse economiche private, l’Amministrazione comunale ha immaginato e progettato una stagione importante di rinascita urbanistica e della qualità della vita della nostra comunità. Un lavoro rilevante, sotto il profilo degli obiettivi da cogliere e delle attività progettuali messe in campo.

Imbalsamare un così cospicuo investimento pubblico è un errore strategico decisamente grave, perché impedisce il dispiegarsi di conseguenze virtuose rispetto al processo generale. In altri termini blocca sul nascere l’effetto moltiplicatore derivante dall’indotto che lavori pubblici di questa entità e di questa importanza attiverebbero in termini economici ed occupazionali. Senza considerare, ovviamente, la finalità di contrasto al degrado sociale collegata alla riqualificazione urbana delle nostre periferie. 

Il tema, com’è appena evidente, è troppo delicato per essere oggetto della consueta strumentalizzazione politica, alla quale non intendo prestarmi in alcun modo. Non foss’altro perché quel congelamento danneggia tutti i capoluoghi di provincia ammessi a finanziamento, senza fare distinzione circa l’appartenenza politica dei loro amministratori. La questione, dunque, è più vasta e più importante del gioco al “chi danneggia chi”. 

Il “Decreto Milleproroghe” giungerà, dopo la pausa estiva, all’esame della Camera dei Deputati. Ed è in quella sede che come ANCI chiederemo in modo fermo e deciso una correzione di rotta. Da questo punto di vista il Comune di Foggia è impegnato in prima linea, accanto al presidente nazionale dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani, Antonio Decaro, nel verificare la strada migliore da percorrere, in caso di conferma del provvedimento, al fine di salvaguardare comunque quelle risorse economiche già stanziate attraverso la stipula delle relative Convenzioni tra Stato e Comuni, peraltro sottoscritte sulla base delle progettualità esecutive e non soltanto delle idee di ordine generale. Con il primo cittadino di Bari, infatti, sono personalmente in contatto già da ieri, valutando anche l’opportunità di promuovere un ricorso di carattere amministrativo finalizzato a difendere la validità delle Convenzioni. 

In questa partita la posta in gioco è un pezzo del futuro di Foggia, argomento di gran lunga più serio delle piccole beghe propagandistico-elettorali. Un orizzonte che chiama tutti all’unità istituzionale rispetto alla difesa degli interessi della nostra città».

Il commento di Augusto Marasco del PD

Il governo Conte-Salvini-Di Maio e la maggioranza giallo-verde sospendono l'erogazione dei fondi per la riqualificazione delle periferie e a Palazzo di Città tutto tace.

La decisione è contenuta nel decreto Milleproroghe che ha sospeso fino al 2020 l'efficacia delle convenzioni tra Stato e Comuni per la realizzazione dei progetti finanziati dai governi Renzi-Gentiloni. Un fondo complessivo di 2 miliardi di euro destinati migliorare la qualità della vita, dei servizi e degli ambienti urbani. A Foggia sono stati destinati 18 milioni di euro a cui si aggiungere 10 milioni di euro di investimenti privati.

Il progetto del Comune non è stato ammesso alla prima tranche di finanziamento ed è stato ripescato quando il governo Gentiloni ha deciso di incrementare la dotazione del fondo. E così, il 22 maggio dello scorso anno, il sindaco Landella ha potuto comunicare alla città "una notizia estremamente postiva per Foggia. Chissà perché oggi non ha comunicato una notizia estremamente negativa per Foggia: quel progetto chissà quando si realizzerà. E chissà quando si realizzeranno gli investimenti programmati dai privati che avrebbero generato occupazione e indotto, magari in settori economici diversi e innovativi rispetto a quelli tradizionali.

I quartieri periferici di Foggia, e quelli di altre cento città italiane, sono stati sacrificati sull'altare delle coperture finanziarie alle promesse elettorali: volete la flat tax? non potete avere i soldi per Candelaro e Cep! volete il reddito di cittadinanza? non potete avere strutture e servizi sociali e culturali nelle aree marginali! E il sindaco Landella tace. E i leghisti tacciono. E i nuovi e vecchi consiglieri che partecipano alla maggioranza tacciono. Con le elezioni che si avvicinano meglio evitare le brutte notizie e mascherare i fallimenti con la propaganda e le invettive.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Le periferie di Foggia possono aspettare: il governo Legastellato congela fondi per 18 milioni di euro

FoggiaToday è in caricamento