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Economia

Un esproprio del 1980 diventa debito milionario. Il legale del Comune di Foggia: nostra azione impeccabile

Parla l'avvocato Giovanni Cerisano, codifensore dell'ente nel caso Varlari Sinisi. "Con nostra azione Comune di Foggia ha risparmiato 1,4 milioni di euro"

In replica all'articolo di Foggiatoday, "Ecco come si forma un debito milionario: rispunta il caso di un esproprio del 1980", registriamo la replica dell'avvocato Giovanni Cerisano, codifensore nell'ente nella lunga battaglia giudiziaria, che elenca una serie di precisazioni. 

"In particolare - scrive il legale-, l’articolo in questione lascerebbe chiaramente intendere che grazie ad una difesa poco efficace, l’ente comunale abbia visto accrescere un iniziale debito di “poche centinaia di migliaia di lire”  sino agli attuali “due milioni di euro”; e che pertanto sarebbe palese la responsabilità dell’avvocatura nella produzione di un tale disastroso risultato. Poiché la questione mi riguarda personalmente, ritengo opportuno segnalare che l’articolo in questione è il risultato evidente di un grossolano travisamento dei fatti, ed è gravemente lesivo della mia reputazione professionale.  Prima di scrivere certe considerazioni, l’articolista avrebbe fatto bene quantomeno a leggere il testo della transazione che era stata presentata in Consiglio comunale. Avrebbe così scoperto, senza alcuna difficoltà, che il comune di Foggia ha occupato due suoli edificatorii, e non uno (come erroneamente riportato) appartenenti ai sigg,ri Varlaro Sinisi: - il primo, esteso mq. 8.590, occupato abusivamente nel 1981 per la realizzazione di strade, verde pubblico e case per sfrattati, e mai regolarmente espropriato;   - il secondo, esteso mq. 9050, regolarmente espropriato dal comune nel 1991 per la realizzazione di una scuola. In esito alle dette due occupazioni, tra i sigg.ri Varlaro Sinisi ed il Comune di Foggia sono stati introdotti ben 10 giudizi, dei quali due sono ancora pendenti (uno dinanzi alla Corte di cassazione e uno dinanzi alla Corte d’Appello). Detti contenziosi hanno riguardato il risarcimento dei danni da occupazione abusiva (per il suolo occupato senza titolo), e l’indennità di espropriazione (per quello regolarmente espropriato). La moltitudine di tali giudizi dimostra in primo luogo che la difesa comunale non ha concesso alcuno spazio alle richieste avversarie, e che ha puntualmente contrastato ogni sentenza che non fosse accettabile per l’ente. Tale atteggiamento difensivo ha prodotto notevoli e tangibili risultati".

"In particolare, per quanto attiene alla vicenda dell’occupazione abusiva del suolo di mq. 8.590, a fronte della quale, in verità, non vi erano spazi particolari di manovra difensiva (data la palese illiceità dell’occupazione), occorre rimarcare che essa si è ad oggi conclusa con l’obbligo della sig.ra Varlaro di restituire al comune di Foggia la somma di circa euro 626.000, incassata a seguito di una sentenza della Corte d’Appello del 2013. Detta sentenza, oggettivamente sbagliata e sciatta, e dalla quale sono stati tratti malevolmente passaggi gratuiti e fuori contesto (sulla difesa blanda del comune, o sulla mancata partecipazione alle operazioni peritali – in verità a quelle operazioni peritali non partecipò nessuno, neppure la controparte, poiché il CTU non avvisò le parti), è stata poi annullata dalla Corte di Cassazione nel 2017 su ricorso del Comune di Foggia; ma questo nell’articolo non si dice".

"Ed è stata proprio la prospettiva di dover restituire le somme predette che ha indotto la controparte ad avviare trattative con il Comune, attinenti tuttavia all’altra questione ancora aperta: quella delle indennità di espropriazione, questa volta connesse ad una procedura regolare, relativa al suolo di mq. 9050 destinato alla costruzione di un edificio scolastico. Gli indennizzi espropriativi (regolari) liquidati da altra sentenza della Corte d’Appello nel 2014 ammontano, in valuta attuale, ad oltre 2.100.000 di euro, comprensivi di interessi, spese legali liquidate dal giudice e imposte di registro della sentenza. La transazione proposta al Comune dai sigg.ri Varlaro Sinisi riguarda le indennità relative al predetto terreno di mq. 9050 regolarmente espropriato, e quindi non solo a quello di mq. 8590 occupato abusivamente, come erroneamente riportato dagli organi di informazione. Detta proposta prevede uno sconto considerevole sulle indennità da pagare, oltre alla possibilità di acquisire senza ulteriori oneri il suolo occupato abusivamente; il che porta ulteriore risparmio per l’ente".

"In conclusione, senza entrare nel merito dei conteggi (ma sempre pronto a fornire ogni documentazione di supporto) faccio rilevare che il risparmio totale per l’ente ammonterebbe, se approvata la transazione, ad oltre 1.400.000 di euro. Ogni ulteriore commento ritengo sia superfluo. Resto a disposizione per ogni chiarimento, e confido che la testata vorrà dare adeguato conto di quanto sopra".

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