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Economia San Severo

A San Severo il maltempo ha danneggiato coltivazioni per quasi 6mila ettari

Avviata la fase per il riconoscimento dello stato di calamità naturale

Il nubifragio che il 9 e 10 settembre si è abbattuto a San Severo ha provocato danni a circa 5000 ettari di terra destinati alla coltivazione dell’uva e 600-700 ettari alla coltivazione del pomodoro. Una prima stima si è avuta dal dottor Antonio Ursitti, dirigente della Regione Puglia Ispettorato Provinciale Agricoltura convocato dal vicesindaco, Francesco Sderlenga, al fine di fare il punto sulla questione con le associazioni di categoria.

Queste le parole del vice di Francesco Miglio: “È necessario in questa fase per il riconoscimento della calamità naturale che gli agricoltori e le aziende agricole segnalino quanto prima tutti i danni subiti. Infatti l’Amministrazione Comunale ha già avviato l’iter per la richiesta di calamità naturale, ma solo con le segnalazioni del comparto agricolo l’ispettorato provinciale potrà redigere per tempo una relazione completa ed esaustiva sui danni registrati sul territorio. Ringrazio tutte le associazioni di categoria che ancora una volta si sono dimostrate attente e collaborative e non hanno fatto mancare il proprio apporto impegnandosi a sensibilizzare i propri iscritti. Saranno segnalati oltre ai danni alle colture, anche i danni alle strutture fondiarie e alle strade rurali. Solo se tutti cooperiamo con l’Ispettorato Provinciale Agricoltura sarà possibile ottenere lo stato di calamità dal Ministero”.

Durante l’incontro, insieme al vicesindaco, il presidente della II commissione consiliare, Antonio Carafa, il presidente della III commissione consiliare Armando Bocola e le associazioni agricole si sono confrontate a lungo anche sulla necessità di avviare tutte le procedure necessarie di sensibilizzazione degli agricoltori e delle istituzioni competenti, come il Consorzio di Bonifica, affinché vengano manutenute e tenute pulite tutte le aree di propria competenza.

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