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Economia

La Regione assegna un contributo al Csv Foggia per il riconoscimento della personalità giuridica: "Un sostegno importante"

Il presidente, Pasquale Marchese: “Ci consentirà di assolvere a quanto richiesto dal Codice del Terzo Settore. Si conclude un altro step importante della nostra storia”

La Puglia è stata la prima regione italiana ad assegnare per legge un contributo economico ai csv Lo ha fatto con la legge n. 52 del 30 novembre 2019, “Assestamento e variazione al bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2019 e pluriennale 2019-2021”, che all’art. 40 prevede una assegnazione straordinaria di 15mila euro per ciascuno dei quattro csv operanti nel 2020 nella regione: Foggia, Bari, Taranto e quello più recente, nato dalla fusione tra Brindisi e Lecce.

Sul bollettino ufficiale della Regione Puglia n. 50 del 10.4.20 è stata pubblicata la deliberazione della giunta regionale n. 354 del 10 marzo 2020 relativa all’approvazione degli indirizzi operativi dell’art. 40 della succitata legge Regionale. Il documento stabilisce che il contributo complessivo di 60mila euro, con riferimento alla patrimonializzazione del fondo sociale volta al riconoscimento della personalità giuridica, possa essere riconosciuto, su istanza dei singoli csv per le seguenti finalità: esigenze di patrimonializzazione per i Centri di servizio che non abbiano ancora provveduto ad acquisire l’iscrizione nel registro delle persone giuridiche richieste; esigenze di ri-patrimonializzazione del 'centro di servizi volontariato Brindisi Lecce volontariato nel Salento”. 

“Ringraziamo il Presidente Michele Emiliano, tutta la Giunta regionale e le forze dell’opposizione – sottolinea il Presidente del Csv Foggia, Pasquale Marchese - per l’importante sostegno fornito al nostro e a tutti i centri di servizio della Puglia. Il contributo regionale ci consentirà di assolvere a quanto richiesto dal codice del terzo Settore. L’ente gestore di un csv, infatti, deve ottenere il riconoscimento della personalità giuridica, per poter garantire una maggiore stabilità dell’associazione, determinare la limitazione della responsabilità patrimoniale degli amministratori nello svolgimento delle attività e dotare l’ente di un patrimonio congruo – appunto, di almeno 15mila euro - rispetto allo scopo da perseguire ed alle attività da svolgere. Si conclude, così, un altro step importante nella nostra storia”. 

Una notizia positiva in un momento profondamente complesso, a causa dell’emergenza sanitaria. “Anche in questo periodo così difficile – conclude Marchese – il volontariato ha saputo riorganizzarsi e fornire una risposta immediata ai bisogni delle persone più fragili, come documentiamo quotidianamente. Il nostro centro di servizi al volontariato non ha mai smesso di fornire assistenza agli enti del terzo settore, compatibilmente con le disposizioni previste dai dpcm. La formazione, le consulenze, la comunicazione e tutti gli altri servizi vengono regolarmente erogati a distanza, su apposite piattaforme. Noi non ci fermiamo, restiamo accanto ai volontari, pur restando a casa”.

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