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Martedì, 23 Aprile 2024
Economia

Edilizia in Capitanata, Insalata e Falcone: “Grave crisi, urgono soluzioni”

Marco Insalata e Urbano Falcone, presidente e vice della Cassa Edile di Capitanata, si rivolgono alle istituzioni e agli enti locali chiedendo interventi mirati alla crescita e allo sviluppo

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di FoggiaToday

La grave crisi che sta attraversando il comparto dell’Edilizia in Capitanata sta determinando tensioni quotidiane con conseguenti negative ripercussioni sull’occupazione e sulla stessa attività produttiva.

Occorre rimettere immediatamente in moto il volano dello sviluppo ed in tale direzione deve essere indirizzato l’impegno costante delle pubbliche istituzioni e degli Enti locali, finalizzato all’attuazione di un piano organico di progettualità, particolarmente nel settore delle infrastrutture e della cantierizzazione delle opere per le quali sono state completate le relative procedure di approvazione e di esecuzione.

La Cassa Edile di Capitanata, che rappresenta l’Osservatorio privilegiato dell’andamento dei flussi economici ed occupazionali nel settore, esprime una fondata preoccupazione per l’andamento del comparto in tutta la provincia, che continua a fare registrare flessioni marcate e con mancanza di prospettive per la ripresa dell’attività. Le proiezioni sull’annualità che volge al termine, mostrano un quadro desolante, che aggiunge ulteriore incertezza ad una situazione, per certi versi, già drammatica.

“In meno di cinque anni – denunciano il presidente Marco Insalata ed il vice Urbano Falcone – si è avuto un dimezzamento dell’attività complessiva edile nel nostro territorio. Nell’anno corrente, che volge al termine, si prevede che le ore lavorate non supereranno i 4,9 milioni, con un ulteriore calo superiore al 20% rispetto all’anno precedente. Dal 2008, anno di inizio della congiuntura sfavorevole, sono stati espulsi dal settore oltre 5mila addetti ed un migliaio di imprese hanno chiuso definitivamente i battenti”.

Malgrado gli enormi sforzi fatti, nel tentativo di superare la recessione, dall’imprenditoria locale, che ha dovuto sostenere massicci investimenti soprattutto nel settore privato, esponendosi in molti casi in maniera notevole verso il sistema creditizio, i tempi della ripresa sembrano spostarsi ogni giorno più in avanti, creando i presupposti per la definitiva destrutturazione del tessuto produttivo in Capitanata”.

La gravità della situazione deve stimolare le parti sociali, gli Enti di spesa, gli Enti locali, le Pubbliche istituzioni e, specificatamente, il sistema bancario ad avviare un programma comune di attività da realizzare con urgenza, con un piano dettagliato delle opere incompiute, al fine di prevenire ulteriori fenomeni di degrado e di involuzione che incidono negativamente sulla pacifica convivenza sociale e sulla stabilità dei rapporti umani.

La Sezione Edili di Confindustria Foggia e le Organizzazioni Sindacali, Feneal-Uil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil, organizzarono, nel decorso mese di luglio, la manifestazione fortemente simbolica dei caschetti in mezzo alla strada, mirata a richiamare la sensibilità degli Enti interessati sulla situazione dell’edilizia foggiana.

“È fuor di dubbio che non usciremo dalla palude senza decisioni concrete e per questo facciamo appello a tutti i soggetti che hanno a cuore le sorti del nostro territorio, con l’auspicio di non rimanere, ancora una volta, inascoltati. È necessario superare l’idea, sbagliata, che il momento deve passare, non possiamo e non dobbiamo rassegnarci all’immobilismo, perché la crisi si supera solo con interventi positivi in direzione della crescita e dello sviluppo” conclude il comitato di presidenza dell’Ente.

FOTO | Crisi edilizia a Foggia: caschi gialli in Corso Garibaldi

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