rotate-mobile
Economia Manfredonia

La Corte dei Conti bussa alla porta del Comune di Manfredonia

I cinquestelle incalzano: "Disastrosa gestione economica negli anni di Riccardi". L'assessore Rinaldi: "Non esiste alcun procedimento nei confronti del Comune, bensì si tratta di un'ordinaria funzione di controllo"

L’assessore al Bilancio di Manfredonia prova a far chiarezza sulla comunicazione della sezione regionale della Corte dei Conti inviata al Comune. “I rilievi in essa contenuti altro non sono che una richiesta di chiarimenti, scaturita dalle osservazioni formulate dal Collegio dei revisori dei conti del Comune di Manfredonia in occasione dell’approvazione del bilancio consuntivo 2014”.

Spiega Pasquale Rinaldi: “Giova ricordare che già in quella circostanza questo assessorato ebbe modo di informare il Consiglio comunale del fatto che a fronte delle criticità scaturite dai pesantissimi tagli nei trasferimenti ai comuni operati negli anni dal Governo centrale, tagli che stanno mettendo in ginocchio la finanza di quasi tutti gli enti locali del Paese, l’Amministrazione aveva avviato un processo di consolidamento del bilancio. Si indicarono strumenti correttivi e si precisò come alcune delle considerazioni del Collegio non trovassero riscontro nella realtà”.

Aggiunge ancora l’assessore al Bilancio: “Oggi, la Corte dei conti non ha avviato alcun procedimento nei confronti del Comune di Manfredonia bensì, nell’ordinaria funzione di controllo, e non in sede giurisdizionale, preso atto delle suddette relazioni, invita il Comune a controdedurre in merito. Non è la prima volta e non sarà l’ultima. Accade con regolare periodicità”.

In riferimento a quanto dichiarato dal Movimento 5 Stelle, Pasquale Rinaldi sottolinea che “non ha senso, dunque, generare allarmismi ma, come sempre accaduto, l’Amministrazione comunale è al lavoro per fornire all’organo di controllo i chiarimenti richiesti”

La Corte dei Conti, il 9 agosto scorso, ha inviato al Comune di Manfredonia una nota di ben dieci pagine, con 28 punti di richieste di chiarimenti per situazioni di evidente criticità del bilancio e della contabilità comunale sui rendiconti degli esercizi finanziari 2011-2014.

Tra i punti ha evidenziato che risulta superato il parametro di deficitarietà strutturale n. 9 a causa dell’eccessivo importo dell’anticipazione di tesoreria non rimborsata a fine esercizio; che nel periodo in esame, come già accaduto nei precedenti esercizi, sono presenti sistematicamente forti squilibri relativi alla parte corrente del bilancio e, negli anni 2011-13, ha utilizzato ingenti entrate eccezionali, che in parte risultano non riscosse, per finanziare spese correnti ordinarie (la Corte definisce grave tale situazione); che l’Ente presenta enormi difficoltà di carattere strutturale in termini di liquidità e che la gravissima situazione descritta sembra derivare dalla sostanziale incapacità dell’Ente di riscuotere le entrate e da pagamenti di importo superiore alle riscossioni; che chiede chiarimenti sul ricorso all’anticipazione di liquidità per pagare un debito di €.3.791.000,00 verso l’ASE nel 2014; che sono presenti forti residui attivi talvolta di anzianità superiore ai 5 anni.

Ha chiesto quindi chiarimenti sul fallimento GEMA e sul recupero dei crediti vantati dal Comune. E siccome, il Comune ha proceduto al riconoscimento e finanziamento di numerosi debiti fuori bilancio anche di ingente importo, l’organo di controllo ha invitato a chiarirli uno per uno, a illustrare dettagliatamente il contenuto di alcune voci e le motivazioni giuridiche delle stesse, a fornire chiarimenti e giustificazioni in merito  alla spesa per autovetture sostenuta nel 2012 in violazione dei limiti di spesa;

Inoltre, in merito “al forte indebitamento” (nel 2014, pari a €.52.545.000,00) ha chiesto se l’operazione di rinegoziazione dei mutui (del. C.C.57/2014) abbia comportato un aumento della spesa complessiva per interessi passivi. E la conferma dell’azione di monitoraggio e controllo sulla gestione delle società partecipate, chiarimenti sul Consorzio di Gestione del Mercato Ittico (fallito nel 2014) e sulla cessione delle quote dell’Oasi Lago Salso al Parco del Gargano;

Infine, è stata avanzata richiesta di chiarimenti sul rispetto della spesa per il personale 2012, avendo il Comune proceduto a nuove assunzioni, proroghe e rinnovi di contratti a tempo determinato. E informazioni sul P.I.R.P. stipulato con la Regione nel 2010;

Questo il commento dei cinquestelle sipontini: “Ricordando la posizione di forte critica e opposizione espressa in Consiglio Comunale dai consiglieri del Movimento 5 Stelle - con parole di avvertimento ignorate da una maggioranza cieca e sorda - riteniamo inaccettabile che, per l’ennesima volta, dobbiamo essere noi del M5S ad informare i cittadini, divulgando documenti di tale gravità, in quanto l’Amministrazione era obbligata, dal decreto Trasparenza (D.L. 14 marzo 2013, n.33 art. 31)*, alla pubblicazione tempestiva di questa nota della Corte dei Conti, I cittadini debbono rendersi conto, una volta per tutte, della disastrosa gestione economica del Comune di Manfredonia negli anni di amministrazione Riccardi prese in esame dalla Corte dei Conti, con tutte le conseguenze che essa potrebbe comportare.

Concludono i pentastellati: “Adesso chiediamo al capogruppo PD Damiano D’Ambrosio, che in un consiglio comunale espresse timore verso una presunta incapacità amministrativa dell’opposizione, “I cittadini debbono avere paura della nostra inesperienza o della vostra provata incapacità nell’amministrazione della cosa pubblica? Noi del M5S saremo anche un’incognita, voi senza dubbio una negativa certezza”

In Evidenza

Potrebbe interessarti

La Corte dei Conti bussa alla porta del Comune di Manfredonia

FoggiaToday è in caricamento