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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

Il vino in Capitanata, tra presente e futuro

L’enologia tra tradizione e sperimentazione, DARe “si racconta” a Cerignola

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di FoggiaToday

Parte dell’attività progettuale di DARe (Distretto tecnologico agroalimentare) verrà illustrata nel corso dell’incontro previsto giovedì 16 gennaio (ore 17, auditorium Marianna Manfredi del corso di Scuola agraria a Cerignola). L’incontro “Viticoltura – Enologia; il territorio, il vino, l’enologo” ospiterà, tra le altre, anche le relazioni di Aldo Di Luccia (ordinario di tecnologie alimentari presso il Dipartimento di scienze agrarie, degli alimenti e dell’ambiente dell’Università degli studi di Foggia) su ”Enologia tra tecnologia innovativa e arte tradizionale”, quindi quello di Antonio Pepe (direttore
generale DARe) su “Formazione tecnica superiore e l’innovazione tecnologica nel settore agroalimentare”.

“Noi mettiamo la nostra formazione e le nostre elevate professionalità a disposizione del territorio – spiega il direttore di DARe, Antonio Pepe – con un occhio di riguardo, naturalmente, alla sperimentazione e allo sviluppo delle nuove tecnologie alimentari, in questo caso applicate all’enologia. Ma è nostro dovere, oltre che nostro scrupolo professionale, preservare anche tradizioni e competenze maturate nel passato, anzi la nostra attività si basa proprio sul grande patrimonio di conoscenza che abbiamo ereditato dai metodi cosiddetti tradizionali.

L’enologia della Capitanata vanta una tradizione molto antica, tra le altre cose il territorio si fregia di una serie di vini Doc che, numericamente, lo pongono tra i principali produttori dell’intero Paese. All’interno di questa istantanea, DARe è chiamato a fornire un contributo specifico di altissimo profilo: sotto forma di ricerca e di sperimentazione, ma anche di proposta verso gli interlocutori e verso i produttori locali”.

Da sempre risorsa trainante, insieme al grano e al pomodoro, dell’economia rurale della Capitanata, il vino vive una felice riscoperta dopo diversi anni in cui, addirittura su scala europea, sia la qualità del prodotto sia il suo effettivo consumo avevano subito una lieve battuta di arresto. Il convegno, organizzato dall’Istituto tecnico agrario statale Giuseppe Pavoncelli di Cerignola, nello specifico dalla nuova scuola di enologia dell’istituto, punta a fare un po’ la sintesi della realtà del vino in Capitanata: il suo momento tra dati reali e proiezioni future, orientamenti, usi, consumi ma soprattutto nuove frontiere della ricerca e della sperimentazione, prerogative queste ultime che chiamano direttamente in causa la mission di DARe.

“La nostra realtà – argomenta invece il presidente di DARe, Gianluca Nardone – raccoglie le migliori proposte progettuali del territorio e non solo, dalla nostra nascita lavoriamo a grandi idee trasformandole in valore aggiunto per quanto riguarda la ricerca applicata all’agroalimentare. Questo convegno, come tutte le altre attività divulgative che abbiamo in corso, serve a diffondere di più e meglio la preziosa attività di DARe”.

Al convegno prenderanno parte anche Pio Marra (dirigente scolastico dell’Istituto Pavoncelli di Cerignola) che, insieme al sindaco Antonio Giannatempo, svolgerà un po’ il ruolo del padrone di casa. Prevista inoltre la partecipazione di Giuseppe Di Sabato (dirigente dell’Ufficio XI – Ambito
territoriale), Antonio Gargano (presidente del Consorzio di tutela del Doc Nero di Troia Tavoliere), Valerio Caira (presidente del Gal Piana del Tavoliere), Onofrio Giuliano (presidente dell’Unione provinciale degli agricoltori), Nicola Giordano (Federazione provinciale Coltivatori diretti di Cerignola), Leonardo Leonetti (Confederazione italiana agricoltori di Cerignola) e Damiano Paparella (Uimec, Uil, Copagri di Cerignola).


 

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