Vieste vuole il faro e l'isolotto di Sant'Eufemia: impugnato il bando del Ministero della Difesa
Per quanto si stia cercando di risolvere bonariamente la questione, l'amministrazione non intende far scadere i termini per impugnare il bando di gara per la concessione in uso a terzi dell'immobile. Già tre anni fa aveva manifestato il proprio interesse a rilevarlo in concessione per la valorizzazione
Comune di Vieste e ministero della Difesa si contendono il Faro di Sant'Eufemia. E dalle vie bonarie, si passa alle carte bollate.
L'amministrazione ha deciso di impugnare il bando di gara pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 21 dicembre 2020 per la "Valorizzazione tramite affidamento in concessione ex art. 535 del Decreto Legislativo n. 66/2010 dei fari e segnalamenti della Marina Militare”, con cui Difesa servizi s.p.a., società in house del ministero della Difesa, ha avviato una procedura aperta volta alla concessione in uso a terzi, tra l’altro, anche del 'Faro Isola di Santa Eufemia'.
È una vicenda che va avanti da tre anni. A marzo del 2018, il Comune di Vieste aveva manifestato al Comando Marittimo Sud di Taranto e all’Agenzia del Demanio il proprio formale interesse alla concessione e all’uso del Faro di Sant’Eufemia, finalizzato alla massima “valorizzazione del patrimonio culturale” locale e ad assicurare “le migliori condizioni di conoscenza, utilizzazione e fruizione del patrimonio stesso e, conseguentemente, di conservazione, ad ogni tipo di pubblico, al fine di incentivare lo sviluppo della cultura”.
"Ciò nonostante - si legge nella delibera di giunta approvata il 18 marzo che autorizza il ricorso straordinario al presidente della Repubblica - con la indetta gara, si mira ad una sua asserita 'valorizzazione' secondo il discutibile criterio di accogliere anche attività turistiche, ricettive, ristorative, ricreative".
L'amministrazione ha inviato un'altra istanza all'Agenzia del Demanio per riaffermare la volontà di un’attribuzione in favore del Comune di Vieste dell’isolotto e del Faro di Sant’Eufemia e, a febbraio di quest'anno, ha notificato un’istanza di autotutela per pervenire ad uno stralcio della procedura relativa al Faro di Santa Eufemia all'interno del bando di gara.
Il Comune ha affidato adesso un incarico congiunto all’avvocatura comunale e ad un avvocato del libero foro (Michele Fusillo e Antonio Leonardo Deramo) per la proposizione di un ricorso straordinario al presidente della Repubblica per impugnare il bando di gara.
"Benché allo stato siano in corso delle trattative per risolvere bonariamente la problematica - si legge nella delibera - è necessario non lasciare scadere i termini per la impugnazione degli atti ritenuti lesivi".