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Economia

Contenzioso sulle false giornate di lavoro: va ai braccianti la battaglia contro l’Inps

I lavoratori vincono il contenzioso che li ha visti contrapposti all’Inps. Calamita, segretario generale Flai Cgil: “Questo non basta per dire che nell’agricoltura foggiana va tutto bene, anzi”

Questa organizzazione non ha dimenticato la campagna diffamatoria che l’allora presidente dell’Inps, Mastrapasqua, lanciò dalle pagine di un magazine nazionale contro i braccianti della provincia di Foggia, accusati – solo perché colpevoli di aver fatto causa all’Istituto previdenziale – di essere sostanzialmente dei truffatori. Ebbene, a distanza di qualche hanno è l’attuale direttore dell’Inps di Foggia a dirci che ad avere torto era l’ente e ad avere ragione i lavoratori”. E’ quanto afferma il segretario provinciale della Flai Cgil di Capitanata, Daniele Calamita.

Il riferimento è allo straordinario contenzioso che ha contrapposto i braccianti di Capitanata all’Inps, che ritenendo fittizie le posizioni lavorative aveva provveduto a cancellarne a migliaia dagli elenchi anagrafici. “Già all’epoca – commenta Calamita – ricordammo come la maggioranza dei ricorsi veniva vinta dai braccianti. Giorni fa in un’intervista il direttore della sede di Foggia dell’istituto previdenziale ha riconosciuto di fatto come all’epoca si era proceduto con superficialità, e che nel 90 per cento dei casi quei lavoratori sono stati reinseriti in elenco”.

Questo non basta “per dire che nell’agricoltura foggiana va tutto bene, anzi. Se è stato stupido all’epoca etichettare come criminale un’intera categoria, allo stesso modo vanno intensificati i controlli per svelare i falsi braccianti, consapevoli di un fenomeno nuovo che emerge, quello di un mercato delle giornate effettivamente lavorate da braccianti migranti ma trascritte dalle aziende ai lavoratori italiani. I numeri che abbiamo diffuso qualche settimana fa, con stranieri registrati per pochissime giornate, non sono credibili. Mentre di contro quasi l’80% dei braccianti italiani supera le giornate minime per il conseguimento delle integrazioni al reddito. Così come sarebbe necessario che l’Inps una volta per tutte applicasse gli indici di congruità che utilizza per stanare false posizioni lavorative, anche per restringere il cerchio delle ispezioni a chi invece utilizza molta meno manodopera necessaria per estensione del fondo e tipo di coltura. Se davvero vogliamo passare dalle tante parole a qualche fatto nella lotta al lavoro nero e grigio e al caporalato”.

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