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Clima pazzo e incendi, crolla la produzione di miele: "In Capitanata fenomeni violenti e controversi"

Raccolto calato di almeno il 40% in Puglia. A denunciarlo è la Coldiretti. Azzerate le fioriture e compromesso il lavoro delle api. Di contro, il mercato è letteralmente invaso da prodotto straniero

Crolla di almeno il 40% la produzione di miele in Puglia in un 2021 caratterizzato da gelate e grandinate in primavera, siccità, caldo torrido e incendi in una estate segnata dall’anticiclone Lucifero, con il conseguente azzeramento delle fioriture che hanno compromesso pesantemente il lavoro delle api.

È quanto emerge dall’analisi della Coldiretti Puglia, con gli allevatori che stanno ricorrendo da mesi all’alimentazione di soccorso per alimentare le api con le scorte ai minimi termini e il fortissimo calo di importazione di polline.  

In Capitanata, "il clima pazzo con fenomeni violenti e controversi ha inciso negativamente sulla produzione", denuncia Daniela Margarito, referente del settore apistico della Coldiretti Puglia.

L’inverno con temperature troppo alte, la pazza primavera segnata da gelate e grandinate e l’estate bollente – sottolinea la Coldiretti regionale – hanno creato gravi problemi agli alveari con le api che non hanno la possibilità di raccogliere il nettare con un crollo dei raccolti per tutti i tipi, dall’acacia agli agrumi, dalla sulla ai millefiori. Le difficoltà delle api – sottolinea la Coldiretti Puglia - sono un pericolo grave per la biodiversità considerato che sono un indicatore dello stato di salute dell’ambiente e servono al lavoro degli agricoltori con l’impollinazione dei fiori. Tre colture alimentari su quattro dipendono in una certa misura per resa e qualità dall’impollinazione dalle api, tra queste ci sono le mele, le pere, le fragole, le ciliegie, i cocomeri ed i meloni secondo la Fao. 

Di contro, il mercato è letteralmente invaso da prodotto straniero - aggiunge Coldiretti Puglia - falsamente etichettato come miele che subisce fermentazioni, pastorizzazione, ultrafiltrazione, aggiunto a miscelazione di pollini, 'taglio' con zuccheri quali quello derivato dal riso.

Il danno economico e ambientale colpisce la Puglia in una situazione in cui la svolta salutista dei consumatori per effetto della pandemia Covid ha portato all’aumento del 13% degli acquisti familiari di miele nel 2020 ma – evidenzia Coldiretti Puglia – sugli scaffali dei supermercati già più di 1 vasetto di miele su 2 viene dall’estero, con una produzione nazionale stimata pari a 18,5 milioni di chili nel 2020.

Per evitare di portare in tavola prodotti provenienti dall’estero, spesso di bassa qualità, occorre – consiglia la Coldiretti Puglia – verificare con attenzione l’origine in etichetta oppure di rivolgersi direttamente ai produttori. 

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