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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Strutture per disabili e anziani a rischio chiusura, Confcooperative contro l'Asl di Foggia: “Decisione assurda"

Confcooperative contraria alla decisione dell'Asl di non voler contrattualizzare numerose strutture nel territorio: "Incomprensibile la Delibera con la quale si intende ripartire i posti letto secondo loghiche matematiche"

“Sono ormai risapute le gravi problematiche che affliggono la Provincia di Foggia in seno alla gestione delle strutture e dei Servizi Socio-Sanitari resi a favore di Minori Disabili ed Anziani non autosufficienti”.

È quanto dichiara ConfCooperative, che evidenzia la mancata convocazione di un tavolo di programmazione, da parte del Direttore Generale dell’Asl Vito Piazzolla, “nonostante numerose richieste e sollecitazioni provenissero dalla ConfCooperative Foggia, confederazione più numerosa e che vanta il più alto numeri di Società iscritte, attive nel settore di che trattasi”.

“A seguito della decisione della predetta Azienda di non voler procedere alla contrattualizzazione di numerose Strutture presenti nel territorio (centri diurni per disabili, centri diurno per Anziani, Residenze socio Sanitarie per Disabili, Residenze socio-sanitarie per anziani) in nome di un risparmio potenziale nelle casse della Asl, sempre a scapito dell’Utenza che affolla le liste d’attesa dei pochi storici gestori di tali strutture, le Associate che si approcciano a svolgere tali attività saranno costrette a chiudere i battenti”, l’allarme di Confcooperative.

“Assurda ed incomprensibile a nostro parere è la Delibera nr. 952 del 18.12.2015 con il quale la stessa Azienda intende ripartire i posti letto secondo delle logiche puramente matematiche dove si assegnano una manciata di posti per ogni singolo distretto Socio-Sanitario.

Ad oggi numerose strutture, peraltro finanziate da fondi FESR Regionali, non vengono aperte da anni in quanto senza la necessaria compartecipazione asl, non riuscirebbero neppure a coprire i costi del personale ivi impiegato”.

Si fa presente il mancato riscontro della Asl alle diverse missive della Confederazione: “La prima risale al 2 dicembre del 2016) circa i documentati inadempimenti e proroghe illegittime effettuate a favore di Operatori economici con affidamenti ormai spirati. Nessun risconto è mai pervenuto peraltro alla nostra ultima missiva recante una richiesta di accesso agli atti, vantando noi un concreto interesse diretto e legittimo ai sensi di legge.

Confcooperative si rivolgerà dunque alle Autorità Competenti: “Dispiace, ma di fronte ad un totale menefreghismo rispetto a Società che impiegano migliaia di dipendenti e forniscono cura ed assistenza a migliaia di utenti in grave deficit psico-fisico, si vede costretta a ricorrere onde tutelare i propri interessati ormai palesemente calpestati. Si confida pertanto in un diretto interessamento del Presidente della Giunta Regionale che già in passato ha speso parole di vicinanza a tutti gli Operatori Economici impegnati quotidianamente nella cura e nell’assistenza dei più bisognosi”.

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