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Sabato, 20 Aprile 2024
Economia Cerignola

L'azienda non rinnova i contratti, a casa ventidue lavoratori: "Vergognoso e inaccettabile"

Critiche dure da parte dei consiglieri comunali Sgarro e Pezzano: "Oltre alle tante migliorie che Tekra non ha fatto, né farà mai e alle prese in giro sulle compensazioni, l’azienda non rispetta nemmeno l’impegno ad assicurare il numero giusto di operatori addetti al servizio"

È polemica a Cerignola per la decisione della Tekra, l'azienda che ci occupa del servizio di raccolta e spazzamento nel comune ofantino, di non rinnovare il contratto a 22 operai: “È successo di nuovo. Eppure questo continuo ciclo di assunzioni e mancati rinnovi è la controprova che l'aumento del personale adibito alla raccolta è evidentemente necessario in via indeterminata. Stiamo parlando di un servizio che già non soddisfa nessuno alle condizioni date”, ha commentato il consigliere comunale Tommaso Sgarro. “Oltre alle tante migliorie che Tekra non ha fatto, né farà mai, – continua Sgarro – oltre alle prese in giro sulle compensazioni, l’azienda non rispetta nemmeno l’impegno ad assicurare il numero giusto di operatori addetti al servizio, a questo punto nel complice silenzio dell’amministrazione comunale”.

“Tekra ha uno dei contratti più remunerativi d’Italia, fare la "cresta" sul personale tra demansionamenti e lavoratori "usa e getta", è diventato un vergognoso e inaccettabile modo di fare, inaccettabile per la nostra cultura politica, incomprensibile a fronte di una città sporca e invivibile. È necessario che l’azienda rinunci a parte dei milioni di euro di utile che porta ad Angri per migliorare il servizio a Cerignola, ed è necessario che rispetti i lavoratori cerignolani”, prosegue il consigliere comunale che non lesina critiche anche all'Amministrazione Comunale: “Desta preoccupazione il comportamento assunto dall’amministrazione comunale. Nulla è trapelato sul rinnovo del contratto a Tekra. Per come si stanno mettendo le cose c'è da scommettere che la Tekra a Cerignola ci metterà le radici. C'è da scommettere anzi che farà il salto di qualità, diventando il gestore unico di Aro. Ma non è per questo che è stato votato chi oggi siede sugli scranni di Palazzo di città, se lo dovrebbe ricordare e alla cittadinanza dovrebbe rendere conto”.

Sul “silenzio” dell'Amministrazione si focalizza anche l'attacco del consigliere comunale di opposizione Rino Pezzano: “Se questa è la tutela dei lavoratori che aveva in mente il paladino della città, quando dal palco ebbe a promettere che “nessuno avrebbe perso il posto di lavoro”, non oso immaginare quali altre mannaie rischiano di piombare sulla pelle dei cerignolani”.

“La città, che tira fuori fior di soldi pubblici per il servizio di nettezza urbana, si ritrova a dover fare i conti con uno stato dell’igiene pubblica scadentissimo e con un’impresa che fa il bello e il cattivo tempo sulla pelle dei lavoratori, sistematicamente illusi per qualche mese e poi rispediti a casa senza neanche dar loro il tempo di formarsi e di mettere a valore l’esperienza acquisita”, aggiunge Pezzano, che poi rincara: “Non si intravede alcun bando di affidamento tra gli atti imminenti, il che lascia immaginare che Tekra sarà premiata con l’ennesima proroga. E in tutto questo il sommo tribuno che fa? A voler essere buoni diremmo che dorme. E se non dorme, pontifica dei massimi sistemi. A giunta e maggioranza consiglio di riportare l’oratore sulla terra. Su Tekra servono risposte, subito”.

“Nessun lavoratore è stato licenziato o sarà licenziato. Si tratta di persone che hanno normalmente concluso un percorso lavorativo a tempo determinato e che avevano liberamente scelto di firmare un contratto della durata di tre mesi. Cosa porti le opposizioni a parlare di licenziamento è un mistero”. Così l’assessore all’ambiente del Comune di Cerignola, Mario Liscio, interviene sulle recenti polemiche che hanno investito 22 lavoratori stagionali assunti a partire dal 1° giugno-13 luglio per i 90 giorni successivi. “Le parti hanno deciso di firmare un contratto a tre mesi, terminati i quali ovviamente c’è la cessazione del rapporto, come succede con tutti i contratti a tempo determinato del mondo. Si confonde l’istituto del licenziamento con quello del contratto a termine. È una sterile polemica a danno degli stessi lavoratori”.

"Da quando ci siamo insediati - dichiara il sindaco Bonito - nessun lavoratore ha perso il lavoro e questa è un’eventualità che mi sento di escludere con forza. Siamo oltre la bassa politica. Quando si fa speculazione su contratti a tempo determinato, scambiandoli per licenziamenti, come hanno fatto Metta e Sgarro, significa che al ruolo nobile della politica e dell’opposizione si è dato un significato miserevole. Metta e Sgarro sulla stessa lunghezza d’onda: complimenti ad entrambi”.

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