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Economia Viale Fortore

Il CNR sceglie Foggia: voilà il centro d'eccellenza "cereali e qualità alimentare'

Il presidente Nicolais scrive ringraziando il sindaco Mongelli per l’opportunità di gestire il Centro Servizi del Distretto Agroalimentare del Tavoliere, avanzando altre ipotesi allettanti per la Capitanata

Il Consiglio Nazionale delle Ricerche si insedia a Foggia con un centro di eccellenza su cereali e qualità alimentare con cui gestirà il Centro Servizi del Distretto Agroalimentare del Tavoliere. La scelta è stata comunicata con una lettera dello stesso presidente del CNR, il professor Luigi Nicolais, indirizzata a Gianni Mongelli. La decisione è maturata dopo il sopralluogo del 19 febbraio scorso al centro realizzato nel quartiere direzionale lungo viale Fortore dove si stanno completando anche il polo integrato per lo sviluppo economico del Comune e la nuova sede della Camera di Commercio. “Ringraziandola per l’opportunità offertaci, desideriamo approntare in tempi brevi una proposta operativa di utilizzo del CSDAT” scrive Nicolais a Mongelli.

“È la dimostrazione – ha osservato il sindaco – di due fatti importanti per tutta la comunità del capoluogo e della provincia: il territorio ha capacità attrattive se concentra i suoi sforzi nell’innovazione e, meglio ancora, nell’innovazione dei settori di sua storica vocazione. Occorre quindi convinzione e capacità di lavorare per superare ostacoli e congiunture negative, come siamo stati in grado di fare per andare oltre le lamentele per il cosiddetto “scippo” dell’Autorità per la sicurezza alimentare”.

Quest’ultima sottolineatura di Mongelli tende a valorizzare uno degli elementi che, nella sua lettera, Nicolais pone sul futuro della gestione del Centro: “un centro di studio della qualità alimentare, basato sulle competenze integrate dei ricercatori dell’Istituto per lo Studio delle Produzioni Alimentari (ISPA), dell’Istituto per la Protezione delle Piante (IPP) e dell’Istituto di Virologia Vegetale (IVV), tutti aventi sedi in Puglia” scrive il presidente del CNR. Nella prospettiva indicata a Mongelli dall’ex ministro dell’Innovazione “questo centro potrebbe avvalersi delle ceppoteche di microrganismi di interesse alimentare già raccolte presso l’ISPA-Bari, e programmare attività comuni con altri partner scientifici per la caratterizzazione delle produzioni alimentari tipiche del territorio e per lo sviluppo di tecnologie sostenibili e innovative”.

“Siamo orgogliosi soprattutto perché questo è un risultato al quale hanno lavorato in tanti e può rivelarsi un sostegno formidabile per la sfida del cambiamento che sta interessando il settore agricolo e agroalimentare” ha aggiunto il primo cittadino - che ha voluto ringraziare – “per la costruzione di questa opportunità, l’assessore Augusto Marasco e il dirigente del PIT1 Tavoliere, Carlo Di Cesare, che con convinzione, per conto del Comune di Foggia, hanno creato le condizioni per questa importante conquista”.

Sul piano pratico, oltre al centro di studio della qualità alimentare, il CNR prefigura altre due attività caratterizzanti. Anzitutto il trasferimento e il rilancio della banca del germoplasma attualmente collocata presso l’Istituto di Genetica Vegetale di Bari. “Questa banca costituisce un capitale scientifico unico in Italia e al mondo – sottolinea Nicolais –. In accordo con il Direttore dell’IGV, la collocazione della banca presso il CSDAT di Foggia, costituirebbe un notevole vantaggio, consentendo, ad esempio, lo sfruttamento delle accessioni, preminentemente riguardanti il comparto cerealicolo, anche da parte dei colleghi del CRA di Foggia e dell’Università di Foggia, in una rete integrata centrata appunto sul CSDAT».

Nella lettera al sindaco, il presidente del CNR si impegna anche alla costituzione nella struttura foggiana “di una sede operativa DELPHI, principalmente, ma non esclusivamente, da utilizzare per la previsione della produzione e qualità del frumento duro”. E questa è un’altra delle prospettive che Mongelli giudica “con entusiasmo data l’importanza dell’integrazione del sistema della ricerca e dell’innovazione con il sistema dell’impresa privata».

Il sistema DELPHI è nato, infatti, dodici anni fa da una joint-venture tra CNR e Barilla Alimentare SpA ed è un sistema previsionale integrato che si basa su una serie di codici di calcolo, un database agronomico, interfacce dati avanzate, una rete proprietaria di stazioni metereologiche in Capitanata e accordi bilaterali con i servizi meteo regionali di Puglia, Basilicata, Marche e Toscana. “Questa attività, gestita per il CNR-DISBA dall’Istituto di Biometeorologia – scrive ancora Nicolais a Mongelli – potrebbe essere seguita a Foggia da personale ricercatore che ha già dichiarato interesse e disponibilità”.

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