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Spunta il caso tributi. Mainiero: "Aipa restituisca 12 milioni al Comune: riscossione illegittima"

Il consigliere comunale Giuseppe Maniero e componente della commissione Bilancio presenta un esposto alla Procura. Carlo Di Cesare: “La questione sussiste”

La riscossione dei tributi maggiori, IMU, TARES-TARI e TASI da parte di Aipa spa per conto del Comune di Foggia sarebbe illegittima. L'agenzia deve restituire all'ente circa 12milioni di euro. E' la denuncia contenuta in un esposto inviato alla Procura della Repubblica dal consigliere comunale Giuseppe Mainiero, capogruppo Fratelli d'Italia-AN e componente della commissione bilancio dell'ente di corso Garibaldi.

Secondo Mainiero, il titolo con cui l'agenzia di riscossione ha operato negli ultimi anni per conto del Comune di Foggia è venuto meno laddove le imposte sono cambiate per effetto delle nuove normative del Governo. A chiarirlo esplicitamente sarebbe l'art.16 del contratto d'appalto novennale stipulato tra l'ente e la società milanese nel 2011 che annovera, tra le cause di risoluzione, il sopraggiungere "nel corso delle gestione, di norme legislative portanti l'abrogazione di uno o più delle entrate oggetto di affidamento",  in questo caso - si legge- "la risoluzione opererà per le entrate oggetto di abrogazione".

"Qualora - invece, continua il testo - fossero emanate disposizioni che dovessero variare in tutto o in parte i presupposti delle entrare in questione, le condizioni dovranno essere rivedute in accordo e senza indugio tra le parti". Orbene: entrambe le circostanze sarebbero ravvisabili nel rapporto Aipa-Comune Foggia dal momento che, tanto l'ICI quanto la TARSU (oggetto di iniziale affidamento), hanno subito dal 2012 numerose modifiche.

Oggi ci sono IMU, TARES-TARI e la nuova TASI che, per Mainiero, vanno a sostituire i precedenti tributi non solo nel nome ma nella sostanza (entità, forme di pagamento, etc.) motivo per cui "il Comune avrebbe dovuto provvedere a rivedere il contratto" a tempo debito. "Perché non è stato fatto? Ci sono delle responsabilità ed in capo a chi? Chi avrebbe dovuto controllare e non lo ha fatto?" i quesiti contenuti nell'interpellanza urgente inviata al sindaco, Franco Landella, che chiamano in causa tanto l'assessorato al bilancio dell'amministrazione precedente quanto il dirigente all'epoca deputato alla fiscalità. Il contratto è nullo? E se è nullo perché Aipa continua a riscuotere per conto del Comune?

Ma c'è di più. Perché Aipa avrebbe continuato a trattenere l'aggio dell'ICI (7.69%) anche all'indomani della sua abrogazione e sostituzione con l'IMU? In che maniera soprattutto visto che l'Imu il contribuente la paga direttamente allo Stato tramite F24? "L'agenzia ha trattenuto le somme dalla TARES. Circa 4 milioni di euro all'anno. In commissione bilancio abbiamo verificato che dei 21 milioni di incasso TARES, il Comune se ne ritrova solo 9.

Pur mettendo in conto una percentuale di evasione, lo scarto è abnorme. Da qui le dovute verifiche che ci hanno confermato l'esistenza di un prospetto che chiarisce il buco: Aipa trattiene dalla TARES circa 4 milioni mettendoli in conto IMU da tre anni. Il buco è di quasi 12 milioni di euro". Una questione che, qualora acclarata dalla Procura nella sua illegittimità, avrebbe dei profili penali, politici ed amministrativi importanti.

L'attuale responsabile del settore fiscale, Carlo Di Cesare, succeduto a Claudio Taggio da soli due mesi, conferma: "La questione sussiste" e preannuncia una profonda verifica delle carte già dai prossimi giorni. Questo pomeriggio riunione urgente di giunta comunale.

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