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Economia Manfredonia

"Chi afferma il contrario è in malafede: la questione Energas non è affatto conclusa"

Il commento del comitato 'Cittadini Pugliesi con Mario Conca Presidente': "Porteremo la questione in Consiglio Regionale e chiederemo che l’Ente promuova la chiusura della controversia, che vede opposta la popolazione sipontina alla Società proponente"

"Chi afferma il contrario è in malafede: la questione Energas non è affatto conclusa". Il commento del comitato 'Cittadini Pugliesi con Mario Conca Presidente' è netto.

"Il presidente della società che costruirà e gestirà il mega-deposito costiero di GPL che avrebbe capienza complessiva di 60mila metri cubi e comprende un gasdotto di collegamento al terminale marittimo di 10 km (di cui 5 sottomarini) e raccordo ferroviario alla stazione Frattarolo sulla tratta Foggia-Manfredonia, non ha affatto confermato nè formalizzato il presunto disimpegno dell’azienda rispetto al progetto", spiegano in una nota stampa. 

"Inoltre, Energas Spa non avrebbe ancora fornito alla Soprintendenza archeologica, Belle Arti e Paesaggio (che a fine 2018 annullò in autotutela il parere favorevole espresso dalla soprintendenza di Foggia e Bat) i documenti integrativi che aveva richiesto, senza i quali la suddetta Soprintendenza non può ri-formulare il parere che a sua volta il Mise deve necessariamente acquisire per poter chiedere l’intesa alla Regione Puglia".

"Ha le idee confuse anche chiunque ritenga che la Regione possa rifiutare l’intesa (ultimo atto dell’iter autorizzativo) senza o prima ancora che il Ministero dello sviluppo economico la proponga alla stessa Regione, in quanto i passaggi del procedimento sono obbligati. Le affermazioni che in tal senso ha espresso Emiliano così come un suo atto di diniego all’intesa (qualora lo presentasse) non avrebbe alcun valore, sarebbe carta straccia".

"Circa l’ubicazione dell’insediamento industriale in località Santo Spiriticchio, essa è una zona della quale si è volutamente ignorare sia la valenza paesaggistica perché caratterizzata da steppa pedegarganica sottoposta a vincoli ambientali, che quella storico/culturale dovuta al ritrovamento, seppur fortuito, di reperti archeologici ovvero frammenti ceramici di età romana, peraltro mai negato dalla perizia di parte nominata da Energas la quale, però, ha sostenuto che erano in quei terreni solo perché trasportati da corsi d’acqua".

"In Consiglio Regionale porteremo la questione Energas e chiederemo che l’Ente promuova la chiusura della controversia, che vede opposta la popolazione sipontina alla Società proponente, e si faccia interprete della posizione nettamente contraria della gente di Manfredonia alla realizzazione del deposito costiero che considera ad alto rischio e con ridottissime ricadute occupazionali", conclude la nota.

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