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Economia

Casa Divina Provvidenza, la verifica dello stato passivo è agli sgoccioli: dal 2014 oltre 2700 insinuazioni

I creditori che potranno eventualmente proporre opposizione nei termini e con le modalità stabilite dalla Legge Fallimentare La verifica si concluderà con l'esame delle domande "ultratardive" pervenute

Si è svolta ieri presso il Tribunale di Trani - dinanzi al presidente della Sezione Fallimentare del Tribunale di Trani, dr Alberto Binetti, giudice delegato nella procedura di amministrazione straordinaria della Congregazione Ancelle della Divina Provvidenza ed al commissario straordinario l’avv. Bartolomeo Cozzoli -  l’ultima udienza relativa alla “procedura di verifica dello stato passivo” delle domande dei creditori della Congregazione Ancelle della Divina Provvidenza.

Lo stato passivo delle domande tardive è stato reso esecutivo con decreto del giudice delegato e nei prossimi giorni verrà trasmesso telematicamente ai creditori che potranno eventualmente proporre opposizione nei termini e con le modalità stabilite dalla Legge Fallimentare.

Si tratta delle ultime battute “di una gigantesca procedura concorsuale”. L’attività di verifica partita nel 2014 ha riguardato oltre 2700 insinuazioni, “la più grossa – anche per il numero di creditori – mai svolta dinanzi al Tribunale di Trani”. La verifica si concluderà con l’esame delle domande “ultratardive” pervenute.

Lo stato passivo ha una duplice funzione: la prima è accertare quali, tra i creditori insinuati, siano titolari del diritto di ottenere il pagamento di ciò che ad essi è dovuto ed in quale misura; la seconda è quella di consentire agli stessi creditori di partecipare al concorso, in ragione del credito accertato, per il soddisfacimento dello stesso.

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