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Economia

Caro materiali, costruttori sul piede di guerra in provincia di Foggia: "Pronti a chiudere i cantieri"

L'Ance annuncia una manifestazione contro il rincaro dei prezzi di acquisto di alcune importanti materie prime per il settore delle costruzioni. Chierici: "La nostra protesta è inevitabile"

“Il rincaro dei prezzi di acquisto di alcune importanti materie prime per il settore delle costruzioni e la mancata adozione da parte del Governo di un intervento normativo sul tema, benché sollecitato dall’Ance in tutte le sedi istituzionali, ci costringe a mettere in campo una manifestazione di protesta con la chiusura dei cantieri edili”.

Così Ivano Chierici, presidente di Ance Foggia, la sezione dei costruttori edili di Confindustria, annuncia la dura presa di posizione assunta a livello nazionale dalla categoria, alla quale hanno aderito le imprese associate.

“Le nostre imprese non possono farsi carico oltre misura - precisa Chierici - di una situazione che rischia di far collassare un settore già fortemente penalizzato dalla crisi. La mancata attenzione del Governo che non ha inteso accogliere i due emendamenti proposti nel Ristori 2, come il presidente Gabriele Buia sollecitava, è inaccettabile”.

“È singolare questa chiusura che pone le imprese in una difficoltà estrema, tenuto conto - sottolinea il presidente dell’Ance - della inapplicabilità dell’istituto della revisione prezzi un tempo vigente. Il punto è che oggi il 'caro materiali' mette a rischio il profitto delle imprese, minando in radice un fondamento posto a garanzia non solo degli imprenditori, ma anche degli utenti e dei lavoratori. Un’assurdità aver violato un principio elementare dell’economia. La nostra protesta è inevitabile”.

I contenuti della manifestazione - informa il direttore di Ance Foggia Saverio Padalino - saranno fermi e risoluti e mostreranno la categoria coesa e determinata per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni su un tema che rischia di mettere in ginocchio il settore.

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