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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Caro materiali, "erogazioni con il contagocce" alle imprese: 1 miliardo di pagamenti bloccati dalla burocrazia

È quanto evidenzia l'Ance Foggia: "Occorre quindi un intervento urgente della politica per sbloccare i pagamenti alle imprese che la burocrazia tiene in ostaggio"

Dalla fine del 2020, i principali materiali da costruzione sono stati caratterizzati da aumenti di prezzo eccezionali. Nel 2022, si è registrata un’ulteriore forte accelerazione del fenomeno, anche per effetto della guerra in Ucraina. Gli aumenti registrati sono mediamente del 35-40%. Per affrontare questa situazione, il Governo ha adottato alcune misure a partire dalla metà del 2021.

!Queste misure rimangono tuttavia in gran parte sulla carta e hanno tempi di attuazione troppo lunghi rispetto all’emergenza. In molti casi, le imprese di costruzioni non hanno ricevuto ancora il pagamento delle somme che hanno anticipato per assicurare la regolare prosecuzione dei cantieri pubblici", spiega il Direttore di Ance Foggia Saverio Padalino.

"La situazione sta diventando insostenibile finanziariamente ed economicamente per le imprese e sta mettendo a rischio migliaia di cantieri in Italia. La burocrazia sta infatti bloccando circa 1 miliardo di euro che deve ancora essere pagato alle imprese per il caro materiali registratosi nel secondo semestre 2021 e nel 2022. Le erogazioni avvengono ancora oggi con il contagocce, nonostante la cassa sia disponibile da mesi. Al ritmo attuale - aggiunge Padalino - saranno necessari almeno 4 anni per completare i pagamenti alle imprese. Occorre quindi un intervento urgente della politica per sbloccare i pagamenti alle imprese che la burocrazia tiene in ostaggio".

LEGGE DI BILANCIO 2022 – CARO MATERIALI SECONDO SEMESTRE 2021 - Le imprese sono ancora in attesa dei pagamenti per il caro materiali relativo al secondo semestre 2021 che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti deve 2 effettuare in attuazione della Legge di bilancio 2022, che ha stanziato i fondi 17 mesi fa (fine dicembre 2021). A giugno 2022, il Ministero ha ricevuto circa 119 milioni di euro di richieste dalle stazioni appaltanti per dare ristoro alle imprese dei maggiori costi sostenuti (900 richieste per 2.219 cantieri). Secondo le informazioni fornite dagli uffici del Ministero, sono stati pagati solo 15 milioni di euro, pari al 13%, alle stazioni appaltanti (che hanno poi provveduto a pagare le imprese). Il 28 aprile 2023, il MIT ha annunciato che avrebbe ripreso l’iter per l’erogazione dei fondi alle stazioni appaltanti.

DL AIUTI – CARO MATERIALI ANNO 2022 - Per quanto riguarda il pagamento del caro materiali relativo all’anno 2022, la situazione risulta essere molto diversa a secondo dei cantieri: mentre per una prima categoria di opere (opere Pnnr, Pnc e con Commissario straordinario), tutti i dossier risultano già istruiti dal Ministero e sono stati avviati gli ultimi pagamenti, i pagamenti relativi alle altre opere risultano in forte ritardo. Per memoria, il decreto-legge 'Aiuti' (DL 50/2022) adottato un anno fa aveva stanziato circa 3 miliardi di euro per il pagamento del caro materiali relativo ai lavori realizzai nel 2022. Di questi 1,7 miliardi erano stati destinati ad un fondo per le opere Pnrr, Pnc e con Commissario straordinario e 1,32 miliardi erano stati destinati ad un fondo per le altre opere. Per accedere a questi due fondi, le stazioni appaltanti dovevano presentare richiesta al Mit in base a due “finestre”: ad agosto 2022 per i lavori realizzati tra gennaio e luglio 2022 e a gennaio 2023 per i lavori realizzati tra agosto e dicembre 2022. I meccanismi di accesso ai due fondi erano del tutto analoghi.

OPERE PNRR, PNC E COMMISSARI - Rispetto ad una dotazione di 1,7 miliardi di euro, sono state presentate richieste per circa 212 M€ a valere sul fondo per le opere Pnrr, Pnc e con Commissario straordinario. Ad oggi, tutti i dossier (circa 1.500) sono stati istruiti e sono stati adottati i relativi decreti. Gran parte dei pagamenti sono già stati effettuati alle stazioni appaltanti e quindi alle imprese. E’ stato inoltre avviato l’iter per gli ultimi pagamenti.

Rispetto ad una dotazione di 1,32 miliardi di euro, secondo le informazioni fornite dal Ministero, sono state presentate circa 5.000 richieste per circa 1,17 M€ a valere sul fondo per le altre opere. Ad oggi, sono stati effettuati i pagamenti solo per una parte delle richieste formulate nell’ambito della prima finestra di accesso al fondo (lavori relativi al periodo gennaioluglio 2022) e comunque solo a titolo di anticipo, nella misura del 50%. Non risulta ancora conclusa l’istruttoria delle richieste relative al periodo gennaio-luglio 2022, presentate ad agosto 2022. L’importo complessivamente erogato ad oggi è pari a circa 170 M€ .

"Le erogazioni avvengono ancora oggi con il contagocce, nonostante la cassa sia disponibile da mesi. La burocrazia sta bloccando circa 1 miliardo di euro - spiega Padalino - che deve ancora essere pagato alle imprese per il caro materiali. Al ritmo attuale saranno necessari almeno 4 anni per completare i pagamenti alle imprese".

"Da ultimo - conclude - si segnala che la rapida conclusione dell’istruttoria delle richieste è necessaria non solo per consentire il pagamento delle imprese ma anche per dare attuazione alle misure previste per il caro materiali nel 2023 in attuazione della legge di bilancio 2023. La legge di bilancio ha infatti prorogato il DL Aiuti. I fondi non utilizzati nel 2022 (circa 1,6 miliardi di euro) verranno infatti trasferiti per essere utilizzati per attuare le misure previste per il 2023".

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