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Economia Carpino

Anche la Caritas di Carpino aderisce a 'RiStoBene', l'iniziativa a supporto dei ristoratori locali

Ristoranti, pub, pizzerie presenti sul territorio di Carpino, a rotazione, dovranno garantire 80 pranzi composti da primo, secondo e contorno (per i ristoranti) e pizza e patatine (per le pizzerie). La Caritas pagherà ogni pasto 10 euro per i ristoranti e 5 euro per le pizzerie. L’iniziativa è finanziata dalla Diocesi grazie ai Fondi CEI 8x1000 per la Carità.

Anche la Caritas di Carpino, con il suo responsabile e parroco don Tonino Di Maggio, ha aderito all’iniziativa della Caritas Diocesana denominata ‘RiStoBene’ che partirà proprio in questa settimana (a tal proposito si può andare a leggere l’intervista rilasciata dal nostro Arcivescovo p. Franco Moscone il 30-10-2020). Questo a seguito dell’ultimo Dpcm, onde poter sostenere le attività delle ristorazioni locali (pub, ristoranti, pizzerie…)  costrette a chiudere al pubblico alle ore 18:00.

Quindi ristoranti, pub, pizzerie presenti sul territorio di Carpino, a rotazione, dovranno garantire 80 pranzi composti da primo, secondo e contorno (per i ristoranti) e pizza e patatine (per le pizzerie).

La Caritas pagherà ogni pasto 10 euro per i ristoranti e 5 euro per le pizzerie. L’iniziativa è finanziata dalla Diocesi grazie ai Fondi CEI 8x1000 per la Carità. Un grazie di cuore al nostro Arcivescovo p. Franco per aver promosso e sostenuto l’iniziativa, nonché a don Luciano Vergura, Direttore della Caritas Diocesana e alla sua equipe. Grazie ovviamente anche ai ristoratori e ai pizzaioli locali che hanno inteso aderire all’iniziativa.

Nell’emergenza socio-economica che sta facendo seguito a quella sanitaria causata dal Covid-19 ‘RiStoBene’ è il segno di una Chiesa che vuole farsi prossima a chiunque si trovi in difficoltà.

Tra l’altro, quest’anno proprio a causa del Coronavirus la Caritas e la Comunità Parrocchiale di Carpino, per la prima volta dopo diversi anni,  non potranno offrire la cena di Natale ai tanti lavoratori extracomunitari di colore che in questo periodo si trovano nel nostro paese per la raccolta delle olive e che si svolgeva presso i locali parrocchiali della Chiesa Madre di S. Nicola di Myra dell’Istituto  Suore ‘Ancelle del Sacro Cuore di Gesù-sotto la protezione di san Giuseppe’.

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