“Sul bivio Cervaro solo traffico merci: contrastare ogni altra ipotesi”
Lo affermano le segreterie territoriali di Filt-Cgil, Fit-Cisl Reti e Uilt-Uil. "Ci faremo promotrici di una vasta mobilitazione per contrastare certe scelte aberranti operate sulle spalle del nostro territorio"
In questi ultimi giorni sta riaffiorando l’eventualità di utilizzare la bretella ferroviaria di collegamento a sud della stazione di Foggia - tra le linee Bari-Foggia e Foggia-Napoli - anche per il traffico viaggiatori. Ma le segreterie territoriali di Filt-Cgil, Fit-Cisl Reti e Uilt-Uil ricordano che nell’ultimo atto ufficiale proposto dal Governo – ovvero il Contratto di sviluppo firmato dal Ministro Barca nell’Agosto del 2012 con i governatori delle Regioni del Sud - si descrive l’opera in questione in termini di ‘Ripristino itinerario merci Napoli-Bari-Foggia’ con un crono-programma di realizzazione dal 2012 al 2017.
La possibilità ventilata di utilizzare quell’infrastruttura per il transito di treni viaggiatori sulla direttrice Bari-Foggia-Napoli-Roma, evitando la fermata nella stazione di Foggia, produrrebbe un’economia di tempi di percorrenza valutabili in 8-10 minuti sull’intera tratta. “Un’inezia, tenuto conto che stiamo parlando di un collegamento di Alta Capacità e non di Alta Velocità, a fronte di un danno irreversibile e non sostenibile a carico del diritto alla mobilità di centinaia di migliaia di cittadini della Capitanata e dei bacini limitrofi di utenza del Molise e della Basilicata che fanno riferimento alla stazione di Foggia” affermano, aggiungendo che si tratta di “un danno legato ad una beffa perché è il raddoppio dell’intera tratta Alta Capacità Bari-Foggia-Napoli il vero nodo da sciogliere per velocizzare i collegamenti sull’asse Bari-Foggia-Napoli-Roma e realizzare l’aggancio con la linea AV prevista esclusivamente, lungo la dorsale Tirrenica”.
Invece, mentre il cuore dell’opera - cioè il tratto più corposo Apice/Orsara (completamente in variante rispetto la vecchia linea con una nuova stazione area irpina nei pressi di Grottaminarda e 14 km di linea in galleria) è ancora nella fase di progettazione e i tratti cantierizzati tra Foggia/Cervaro/Bovino sono bloccati per il fallimento della Ditta aggiudicatrice dei lavori – “si vuol sostenere che shuntare Foggia dai collegamenti rappresenterebbe un’effettiva modernizzazione della linea”
“Alla luce di queste considerazioni – sostengono le sigle sindacali - non possiamo condividere, lo ribadiamo ancora una volta, ipotesi di progetti che possano isolare la stazione di Foggia che non può essere considerata “una strozzatura” al pari di un tratto di linea a semplice binario, dimenticando che il nodo ferroviario foggiano rappresenta una risorsa centrale per l’intero territorio dell’alto Tavoliere e delle aree del Subappennino a sostegno dell’intero sistema socio economico”.
E concludono: “Riteniamo che se di ‘Baffo’ si deve parlare, la riattivazione del vecchio Bivio Cervaro deve servire per istradare esclusivamente il traffico merci da e per il Tirreno. Questa è l’unica ipotesi funzionale da perseguire con decisione e fermezza. Le scriventi organizzazioni sindacali seguiranno con interesse ed attenzione l’evolversi della questione così come hanno fatto nel corso degli anni e si faranno promotrici di una vasta mobilitazione per contrastare certe scelte aberranti operate sulle spalle del nostro territorio”.