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Economia

1500 euro per chi si sposa entro l'anno, ma per ora il bonus è solo per 20 coppie

Esigua la copertura finanziaria della misura, sebbene nell'Avviso si precisi come sia suscettibile di integrazione e implementazione. Laricchia (M5S) attacca lo sfidante Emiliano: "Misure da campagna elettorale"

È di 30mila euro, cifra che include anche l'Iva, la copertura finanziaria del cosiddetto bonus matrimonio. A conti fatti, almeno per il momento, la Regione Puglia parteciperà a 20 nozze al massimo, considerato che il voucher erogato in favore dell'impresa della filiera wedding che ne faccia richiesta per conto degli sposi è di 1.500 euro. Quanto basta per alimentare il sospetto che la misura rientri nella propaganda elettorale del governatore uscente Michele Emiliano, impacchettata da PugliaPromozione, e a cogliere per prima la palla al balzo è stata la sfidante a Cinquestelle Antonella Laricchia.

All'interno dell'Avviso Pubblico, l'Agenzia regionale del turismo precisa che il plafond - a valere sulle risorse ordinarie di PugliaPromozione - "è suscettibile di integrazione e implementazione, tenendo conto del numero di richieste e della consistenza dell’interesse manifestato dai soggetti che possono richiedere il voucher". Il contributo si traduce in uno sconto, a beneficio degli sposi, sui costi delle feste nuziali organizzate nel periodo che va dal primo luglio al 31 dicembre 2020, con un minimo di 40 invitati.  

L'assegnazione avviene con procedura a sportello entro 30 giorni dalla acquisizione della richiesta secondo l'ordine cronologico di presentazione della domanda, "nei limiti delle risorse disponibili", si chiarisce ancora nel bando. Ovviamente le istanze devono passare anche l'esame del direttore generale e del Rup che accertano la sussistenza dei requisiti. Diversi i soggetti che possono presentare domanda: non solo sale ricevimenti ma anche strutture alberghiere e della ristorazione, aziende di trasporto, aziende di abiti da cerimonia e bomboniere, acconciatori e make-up artist, wedding planner e artisti del settore entertainment.

È stato annunciato come il primo di due interventi del programma “Puglia Wedding Travel Industry” che consistono nel sostegno alle imprese coinvolte nella produzione e fornitura di servizi funzionali a realizzare feste di matrimonio in Puglia.

Proprio la candidata presidente del M5S ha smontato il bonus, che considera tardivo e contraddistinto dall'indeterminatezza della documentazione da produrre per certificare la spesa effettuata e dall’esiguità delle risorse messe a disposizione: “Il settore del wedding ha bisogno di interventi strutturali seri, non dell’ennesimo provvedimento spot di Emiliano". Incalza, ricordano come quest'anno fossero previsti "circa 18/19 mila matrimoni di coppie pugliesi e mille di coppie provenienti dall'estero". Fa i conti in tasca alla Regione ed evidenzia come del voucher "potranno usufruirne solo pochissime coppie". Propone piuttosto la creazione di un distretto del wedding, per costruire un marchio pugliese del settore. "Non servono provvedimenti  fino al 30 dicembre 2020 e non si possono fare differenze tra chi ha scelto di sposarsi comunque quest’anno e chi invece ha preferito rimandare al 2021. È necessaria una seria programmazione, per esempio abbassando l’addizionale regionale, ora a livello della Lombardia, dando così maggiori benefici per tutti - conclude Antonella Laricchia - Non servono misure che si sposino solo con l’imminente campagna elettorale” . 

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