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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

Bonus Covid, "angeli ed eroi" di Sanitaservice esclusi dal premio. Autisti, infermieri e soccorritori indignati: "Triste discriminazione"

Lettera a Emiliano e Lopalco. La trattativa sul premio dato ai dipendenti della Asl di Foggia ma non ai colleghi di Sanitaservice, non sarebbe del tutto tramontata. Sindacati e azienda fiduciosi. Lavoratori indignati: "Misura discriminatoria"

Era il 28 maggio 2020. L’Italia cominciava a respirare, la prima ondata era quasi del tutto passata. In Puglia si registravano appena cinque casi, di cui uno in provincia di Foggia.

In questo contesto Ministero e Regione mettevano in campo varie misure per fronteggiare la crisi, altre con l'obiettivo di riconoscere il lavoro di chi aveva affrontato in prima linea la violenza del nemico invisibile attraverso un bonus premio calcolato sui giorni di presenza per gli operatori sanitari coinvolti nell'emergenza Covid, che avevano prestato servizio tra il 15 marzo e il 15 maggio. Una misura approvata in accordo con i sindacati grazie ai 29 i milioni dei decreti Cura Italia e Rilancio e a risorse regionali per sei millioni di euro.

Fino a 2.520 euro lordi (63 euro a turno, massimo 20 giornate lavorative) per chi aveva lavorato nell'emergenza Covid in Malattie infettive, Pneumologie, Anestesia e Rianimazione e Terapie Intensive, Dipartimenti Prevenzione (con riferimento a Sisp e Spesal) e medici veterinari dei Dipartimenti di prevenzione direttamente coinvolti nella gestione di cluster Covid, Medicina del lavoro, Personale dipendente del 118, Pronto Soccorso, Operatori sanitari destinati alla presa in carico dei pazienti Covid, Tecnici perfusionisti ECMO, personale laboratorio biomedico operante presso strutture sanitarie ovunque collocate funzionale al trattamento dei campioni biologici per esami Covid ovvero all'effettuazione di test o esami dello stesso tipo, personale delle Unità Operative di radiodiagnostica operanti presso le strutture che effettuano esami verso pazienti provenienti dai percorsi ospedalieri Covid o sospetti tali, obitorio e Front Office (Triage).

Fino a 1.480 euro lordi (37 euro a turno, massimo 20 giornate lavorative) per chi aveva prestato servizio in Ostetricia, Dialisi, Unità operativa Cure Palliative, personale dipendente della Medicina penitenziaria, nonché le Unità Operative e i Servizi afferenti a strutture Covid Acuzie pubbliche, come definite nella Dgr 525/2020, non inserite nella fascia A.

Fino a 800 euro lordi (20 euro a turno, massimo 20 giornate lavorative) per gli operatori di altre Unità operative e Servizi (non elencati nelle Fasce A e B e con particolare riferimento ai reparti di Medicina interna e Chirurgia, e all’impatto sul territorio), ma, in ogni caso, coinvolti nella emergenza Covid. 

Fino a 400 euro lordi (10 euro a turno, massimo 20 giornate lavorative) per gli altri operatori del Servizio sanitario regionale

Al lordo di oneri e Irap, alla Asl di Foggia erano state assegnate risorse al comparto pari a 1.863.841, e sempre al lordo di oneri e Irap, riservate risorse alla dirigenza per 621.280. Per un totale pari a 2.485.122. La somma era stata calcolata in base a un coefficiente basato su un duplice indicatore rappresentato dal numero dei ricoveri diviso per azienda e dal numero delle prese in carico di pazienti Covid positivi per azienda. Dei 3.076 dipendenti aventi diritto della Asl Fg, 610 sono dirigenti mentre gli altri 2.466 appartengono all’area del comparto.

Tecnici e amministrativi, impiegati anche di sabato e domenica nella gestione e l’organizzazione dell’emergenza sanitaria, non avrebbero mai beneficiato del bonus. Sono rimasti fuori da questa misura anche gli operatori del 118 di Sanitaservice: autisti, soccorritori e infermieri, “quelli che chiamavate angeli ed eroi”, si legge in una lettera inviata a Michele Emiliano e all’assessore Lopalco da alcuni dipendenti, che bollano la misura come discriminatoria.

L’investimento di 6 milioni di euro da parte della Regione Puglia, non è stato sufficiente a garantire il bonus anche ai circa 6mila dipendenti di Sanitaservice, di cui 1400 foggiani, perlopiù, circa 600, del 118.

Il 2020 è stato un anno funesto, ha fatto emergere tutta la debolezza del genere umano da ogni punto di vista, la sua impossibilità di far fronte, tempestivamente,a un problema di dimensioni mondiali qual è stato ed è tuttora la pandemia da Covid 19. Finora il bonus premio è stato percepito da moltissimi nostri colleghi, operanti in altri settori sanitari in cui sono stati eretti sempre muri difensivi altissimi. Ad eccezione di alcuni, molti, in questa pandemia, non hanno svolto neanche il minimo delle loro mansioni. Hanno sempre delegato al servizio onnipotente, il servizio di emergenza urgenza. Sempre con tutta la dedizione massima e spirito di sacrificio, ci siamo buttati a capofitto in ogni intervento cercando sempre di resistere a tutte le nuove difficoltà nella pratica quotidiana. Ci scusiamo nel riportare in questa modalità come esempio, il restare ore ed ore in attesa della consegna dei pazienti nei vari servizi di Pronto Soccorso provinciali, trattenendo le proprie esigenze fisiologiche perché non ci si poteva svestire dal kit di protezione individuale. La nostra rabbia e il nostro sdegno nascono quando il premio è stato concesso ai nostri medici nel mese di dicembre 2020. Forse gli autisti, i soccorritori e gli infermieri sono semplici membri di un equipaggio di trasporto malati e feriti? Vogliamo chiedere il perché di questa triste discriminazione. Vogliamo sapere il perché del meritarci questa esclusione”

Sebbene la questione vada per le lunghe e siano trascorsi 14 mesi, non sarebbe del tutto tramontata la trattativa tra sindacati e regione, alla quale è stato chiesto di rimpinguare il fondo.

Un tema dirimente su Foggia è l’aspetto qualitativo e anche quantitativo, vale a dire quanti soldi investire e con quale criterio ponderare la distribuzione del bonus in base al rischio corso in piena pandemia da ciascuna figura. La Sanitaservice di Capitanata è l’unica in Puglia ad avere il 118. Vi lavorano oltre 500 persone.

Dall’azienda c’è fiducia. La situazione potrebbe sbloccarsi. E' dello stesso avviso Massimo Campanaro, sindacalista Cgil: “L’interlocuzione è aperta, penso ci sia la possibilità di risvegliare le coscienze dei nostri politici. E’ giusto che gli operatori di Sanitaservice prendano un incentivo pari agli stessi colleghi della Asl” chiosa.


 

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