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Provincia di Foggia “regina” con Puglia Open Days: a luglio oltre 6.500 visitatori

Nella top ten dei beni più visitati, il Santuario di San Michele a Monte Sant’Angelo e i trabucchi di Molinella, San Lorenzo e Porticello a Vieste. Ad agosto proseguono le attività nei 66 beni culturali straordinariamente aperti nel foggiano

Alcuni sono monumenti famosi in tutto il mondo, ma ci sono anche luoghi e opere che si rivelano al visitatore come vere e proprie perle, poco conosciute, autentici capolavori dell’arte e dell’architettura inseriti in paesaggi straordinari e ambienti meravigliosi.

Sono i grandi e piccoli tesori – castelli, cattedrali, chiese, musei, aree e parchi archeologici, centri storici – inseriti nel progetto Puglia Open Days, alla sua quarta edizione, promosso dall’Assessorato Regionale al Turismo e attuato da PugliaPromozione, in collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo, la Conferenza Episcopale Pugliese, l’ANCI Puglia e l’Unpli Puglia.

Ogni sabato sera in Puglia l’arte fa lo ‘straordinario’ grazie a un fittissimo programma di attività e visite guidate che coinvolge oltre 280 beni culturali, comprendenti i tre luoghi pugliesi dichiarati dall’Unesco patrimonio dell’Umanità (Castel del Monte, i trulli di Alberobello e il santuario di Monte Sant’Angelo) e 108 centri storici, dalle località più note ai borghi meno conosciuti.

A luglio in 50mila hanno partecipato alle attività di Puglia Open Days, e in provincia di Foggia in 6.500 hanno scelto di scoprire il patrimonio culturale della provincia, che comprende 66 siti e beni culturali, di cui 21 luoghi di culto tra basiliche, abbazie, chiese e cattedrali, 16 musei e pinacoteche, 4 castelli, 3 trabucchi, 1 sito ipogeo, 1 biblioteca e archivio storico, 1 palazzo storico e 19 borghi e centri storici, in 32 Comuni del Gargano e dei Monti Dauni.

“Dobbiamo provare a raccontare le bellezze naturali ma anche le nostre tradizioni e le nostre culture ragionando sul fatto che, sicuramente, la cultura, che è valore in sé, che ha prospettive educative e crea cittadinanza attiva, è anche strumento per costruire reddito, per consentire ai territori di crescere economicamente. Abbiamo bisogno - spiega Gianni Liviano, assessore all'Industria turistica e culturale della Regione Puglia - di ragionare su nuove prospettive di sviluppo”.

E il successo riportato dalle attività Puglia Open Days testimonia come questo modo di intendere il turismo paga, perché è l'offerta turistica che si fa bellezza e che produce economia per i territori interessati. Nella top ten dei beni più visitati figurano il Santuario di San Michele a Monte Sant’Angelo e i trabucchi di Molinella, San Lorenzo e Porticello a Vieste.

Da parte dei turisti, soprattutto stranieri, si evidenzia la voglia di visitare i piccoli borghi, alla scoperta dell’autenticità e dell’ospitalità pugliesi. Tra i dieci centri storici più visitati in Puglia ci sono i centri storici Monte Sant’Angelo, Sant’Agata di Puglia, Apricena, oltre a quelli di Laterza, Bari, Castellaneta e Gravina in Puglia, Mesagne e Oria, Manduria e Mottola, Giuggianello e Lecce. Rilevante l’affluenza anche al Polo Museale di Ascoli Satriano, al Castello e all’Abbazia di Santa Maria di Pulsano a Monte Sant’Angelo, al Museo Archeologico Nicastro a Bovino e ai centri storici di Bovino, Manfredonia, Peschici e Vieste.

Ad agosto il viaggio continua con una particolare attenzione alle famiglie, con attività pensate per i piccoli turisti. Con Puglia Open Days for Kids i centri storici e i beni culturali diventano più ospitali e a misura di bambino, grazie a laboratori didattici, spettacoli, visite guidate tematiche. In programma visite guidate per bambini a Celenza Valfortore, Monte Sant’Angelo, Orsara di Puglia, Peschici, Pietramontecorvino, Rocchetta Sant’Antonio, Roseto Valfortore, Sant’Agata di Puglia, Troia, Vieste.

Beni culturali a portata dei piccoli, quindi. Previsti laboratori didattici al Polo Museale di Ascoli Satriano, al Museo Civico di Bovino, al Museo Civico di Carlantino, al Museo Civico di Foggia, al Museo Etnografico Melillo di Manfredonia. Inoltre a Faeto previsto laboratorio di franco-provenzale e a Stornara, presso la torre gesuitica si impara a fare la pasta fresca. 

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