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Economia

Sprar, per i comuni fissate due scadenze per accedere ai contributi statali

Due le finestre annuali al 1° gennaio e al 1° luglio, ma sono previste delle deroghe per gli enti che non hanno avuto il tempo di ultimare la predisposizione della documentazione

In coerenza con il piano di accoglienza diffusa concordato fra Ministero dell’Interno e Anci, il D.m. del 10 agosto 2016 ha riformato il sistema di accesso al finanziamento da parte degli enti locali interessati ad avviare progetti di accoglienza nell’ambito della rete Sprar, semplificando l’ingresso da parte dei nuovi comuni.

Gli enti locali avranno infatti la possibilità di accedere al contributo statale a decorrere dalle due finestre annuali fissate al 1° gennaio e al 1° luglio. Le linee guida allegate al Decreto prevedono che la Commissione di valutazione esamini tutte le domande pervenute entro il 30 settembre (per quanto riguarda il finanziamento con decorrenza 1° gennaio) e il 31 marzo (per il finanziamento con decorrenza 1° luglio).

La Prefettura però precisa che non si tratta di termini perentori, ma che sono stati fissati con il solo scopo di concedere alla Commissione il tempo di valutare le domande pervenute e predisporre la graduatoria degli enti locali.

Infatti, considerando l’interesse manifestato da molti enti di aderire alla rete Sprar, anche in Capitanata, molti dei quali impossibilitati a predisporre la documentazione necessaria entro i termini richiesti, la Commissione ha garantito che valuterà anche le istanze successive al 31 marzo e fino al 5 maggio, per quel che concerne il finanziamento con decorrenza dal primo luglio.

Il Ministero ha anche precisato che molti comuni che già hanno aderito al progetto Sprar, hanno manifestato l’intenzione di aumentare i posti, come previsto dall’art. 22 delle Linee guida, per la quale occorre attribuire nuove risorse finanziarie a seguito della necessaria istruttoria.

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