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L’amministrazione comunale aiuta i foggiani in difficoltà: "Ecco cosa abbiamo fatto"

L’amministrazione comunale guidata da Franco Landella elenca le azioni compiute a favore delle fasce deboli di Foggia dall’assessorato alle Politiche Sociali

L’amministrazione comunale assicura di riservare la dovuta attenzione alle fasce deboli della popolazione, ricordando che l’Ambito Territoriale di Foggia è da tempo costantemente impegnato in nuove azioni e iniziative, mirate all’aiuto di persone in difficoltà. 

Queste le azioni dell’assessorato alle Politiche Sociali. “Sono stati realizzati 26 tirocini formativi destinati a disabili, ex tossicodipendenti e disabili mentali, presso aziende del territorio. Altri 8 tirocini sono stati avviati nell’ambito del progetto ‘Affido e famiglia’, riservati a famiglie alle prese con disagi socio-economici marcati, dove sono presenti minori destinati a subire le ripercussioni di quei disagi, che vengono invece scongiurati offrendo una preziosa opportunità ai loro genitori, ai quali viene offerto un orientamento preliminare e un successivo percorso di inserimento professionale presso aziende e imprese locali, in base alle esperienze lavorative pregresse e/o alle attitudini mostrate.

“Per quanto riguarda invece i ‘Cantieri di Cittadinanza’, si è conclusa l’istruttoria che garantirà a 48 persone la possibilità di accedere al beneficio previsto (un tirocinio formativo di sei mesi per una cifra non superiore a  500 euro mensili). L’istruttoria è stata lunga, poiché si è dovuto effettuare un rigoroso controllo sulle dichiarazioni rese dai numerosi richiedenti, e si è riscontrata una sostanziale carenza di requisiti da parte dei richiedenti stessi.

Ancora, per ridurre il numero delle istituzionalizzazioni dei minori presso Case-famiglia, sempre nell’ambito del progetto sperimentale ‘Affido e famiglia’, un’ulteriore misura ha permesso di incrementare il numero delle famiglie affidatarie iscritte agli albi comunali: famiglie di pronto intervento in situazioni di emergenza, famiglie professionali che hanno già sperimentato l’affidamento e sono disposte ad accogliere minori in situazioni di grave disagio, e  famiglie di appoggio a famiglie, come supporto all’esperienza dell’affido.

Altra azione posta in essere in parallelo è l’Assistenza Domiciliare Educativa (ADE), attraverso la figura dell’home maker (educatore specializzato) di sostegno alla genitorialità  e all’espletamento di un corretto ruolo educativo nel rapporto con i figli. Alla luce dei significativi risultati raggiunti e dei positivi riscontri, l’esperienza verrà riproposta e consolidata per estendere tale servizio alla platea interessata. L’obiettivo è quello di ridurre il numero di minori accolti presso Case-famiglie, permettendo loro di rimanere presso le famiglie di origine, adeguatamente supportate da operatori specializzati”.

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