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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

Arriva il marchio per le attività storiche pugliesi: contributi e agevolazioni per sostenere la tradizione

Dal prossimo 18 luglio si potrà richiedere il riconoscimento per negozi, botteghe e locali ultratrentennali

Da lunedì18 luglio le botteghe, i negozi e i locali pugliesi in esercizio da almeno 30 anni potranno richiedere l’iscrizione all’albo regionale delle Attività storiche. È un riconoscimento al valore storico, artistico e culturale della tradizione imprenditoriale pugliese che coinvolge botteghe di artigianato, negozi al dettaglio riferimento di intere comunità, locali riconosciuti come punti di ritrovo da generazioni di persone.

Le attività che otterranno il marchio potranno beneficiare di contributi, agevolazioni e supporto per proseguire la loro tradizione all’insegna dei valori che hanno caratterizzato la loro storia. “Le Attività storiche e di tradizione sono un patrimonio della Puglia”, ha affermato il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano annunciando l’iniziativa. Si tratta di un percorso iniziato con l’approvazione dalla legge regionale n. 30 del 2021 e che oggi vede in campo anche le associazioni di categoria dell’artigianato e del commercio che, attraverso i Centri di Assistenza Tecnica presenti sul territorio, raccoglieranno le domande di iscrizione all’albo regionale.

"Le attività storiche e di tradizione meritano una particolare attenzione perché rappresentano la nostra storia, le nostre tradizioni e anche quella creatività pugliese amata e apprezzata in tutto il mondo. La tutela da un punto di vista legislativo ne riconosce centralità e valore e ci mette nelle condizioni di mettere in campo tutte quelle azioni concrete in grado di preservare questo patrimonio, valorizzarlo e tramandarlo alle generazioni future”, ha dichiarato l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Alessandro Delli Noci, alla presentazione dell’avviso pubblico per manifestazione di interesse finalizzato al riconoscimento delle Attività storiche e di tradizione della Puglia, pubblicato lo scorso 7 luglio.

Sono tre le attività storiche riconosciute dalla Legge e che, attraverso l’avviso, saranno inserite nell’albo regionale: i negozi storici, vale a dire unità locali che svolgono attività di commercio al dettaglio in sede fissa o all’interno dei mercati su aree pubbliche; le botteghe artigiane storiche, unità locali artigianali che svolgono la produzione, la vendita diretta al dettaglio di beni o servizi e i locali storici, unità locali esclusivamente o prevalentemente dedite alla ristorazione o alla somministrazione di alimenti e bevande. In ragione delle loro specifiche caratteristiche, ciascuna delle tre tipologie di attività storiche e di tradizione è a sua volta suddivisa in tre categorie che prevedono, tra gli altri requisiti, un’anzianità rispettivamente di trenta, quaranta e settant’anni di attività.

Le attività storiche, riconosciute con marchio identificativo e iscritte nell’elenco regionale delle Attività storiche e di tradizione della Puglia, potranno beneficiare di numerosi interventi tra cui contributi a fondo perduto ai titolari delle attività; agevolazioni per l’accesso al credito; agevolazioni, premialità o riduzioni per tributi regionali, imposte e tariffe comunali; supporto per i contratti di apprendistato per l’ingresso delle giovani e dei giovani nel mondo del lavoro; premialità nella promozione di bandi regionali per la tutela delle imprese territoriali; promozione dell’elenco regionale nei circuiti turistici; promozione di percorsi formativi specifici per titolari e dipendenti per tutelare l’identità delle attività delle imprese storiche e di tradizione del territorio pugliese.

Le attività che chiedono il riconoscimento di attività storiche dovranno dimostrare il possesso dei requisiti richiesti per l’attribuzione del marchio distintivo e per l’inserimento nell’Elenco regionale. L’istanza di riconoscimento, deve essere presentata esclusivamente tramite l’assistenza di un Centro di Assistenza Tecnica (Cat) o di un Centro di Assistenza Tecnica per l’Artigianato (Cata) autorizzato a norma di legge, che provvederà ad inoltrarla a mezzo pec all’indirizzo servizio.attivitaeconomiche@pec.rupar.puglia.it.

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