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Eolico a go go nella "martoriata" Capitanata, la Lipu spinge per il ricorso al Tar: "La Regione batta un colpo"

In tre mesi, il Governo nazionale ha autorizzato d'imperio 8 nuovi impianti in provincia di Foggia. Stoccata anche all'altro ambientalismo, "quello spregiudicato del sì a tutto, in nome della parola magica rinnovabile"

“La Regione Puglia  prenda atto che esiste un Piano Paesaggistico Territoriale Regionale brutalmente calpestato, esca dall’immobilismo e dalla mancanza di azione di governo sulla tutela del territorio, la smetta di fare spallucce condannando la Puglia e la Capitanata al ruolo di giocattolo speculativo delle società eoliche e fotovoltaiche, dimostri capacità di azione e la smetta di appiattirsi sulle tesi dell’altro ambientalismo, quello spregiudicato del sì a tutto, in nome della parola magica 'rinnovabile'!”. Insorge il coordinatore regionale Lipu Puglia e delegato della sezione di Foggia, Enzo Cripezzi, dopo l’ultimo via libera del Consiglio dei ministri ad altri impianti eolici in provincia di Foggia.

“Il Governo ha scandalosamente esercitato l’ennesima imposizione autoritaria per ulteriori, grandi centrali eoliche sui territori già devastati, nel tentativo di curare la crisi energetica con l’effetto placebo”, scrivono dalla Lipu nella Giornata nazionale del Paesaggio, ricorrenza promossa dal ministero della Cultura, mai come quest’anno, secondo l’associazione per la conservazione e la tutela della natura, “così importante quanto grondante di ipocrisia”.

Il coordinamento Lipu Puglia riepiloga le centrali eoliche sbloccate dal Consiglio dei ministri sotto la presidenza di Mario Draghi: nella seduta del 10 marzo, è arrivato l’ok agli impianti eolici a Castelluccio dei Sauri (43,2 megawatt); ‘Salice-La Paduletta’ nei comuni di Cerignola e Orta Nova (58,5 megawatt); nel comune di Sant'Agata di Puglia (39,6 megawatt); ‘Montaratro’ in agro di Troia (121,9 megawatt), comune in cui la Lipu ricorda come ci siano già 213 megawatt di eolico, oltre ai più estesi impianti fotovoltaici d’Europa. Nella seduta del 3 dicembre scorso, il Consiglio dei ministri aveva autorizzato altri quattro impianti: Cerignola Veneta Nord (50,4 Mw); Cerignola Veneta Sud (79,80 Mw); Lampino Wind srl a Orta Nova (79,80 Mw); Wind Energy ad Ascoli Satriano (43,20 Mw).

“In 3 mesi, il Governo esaspera all’inverosimile e senza uno straccio di attenzione l’aggressione degli impianti rinnovabili nel Mezzogiorno con 14 ulteriori impianti eolici e in particolare in Puglia dove ne ricadono 8, tutti nella martoriata Capitanata – scrive la Lipu Puglia - Aggiungendo così, al colabrodo di impianti realizzati e già autorizzati da parte di Regione e Province (quindi prossimi alla realizzazione!), queste nuove centrali eoliche di competenza del Mite. Progetti pessimi, che avrebbero dovuto essere respinti alla luce dei pareri conseguiti nella procedura di Via ma che vengono rimessi alla decisione del Governo che autorizza d’imperio”.

L’associazione ambientalista sollecita la Giunta Emiliano a impugnare davanti al Tar le autorizzazioni espresse per le otto nuove centrali in provincia di Foggia e la invita a irrobustire le tutele contenute nel regolamento regionale assorbite nel Piano Paesaggistico Territoriale. “Questa facoltà – ricordano - non è ancora stata abrogata dalle aggressive norme nazionali”.

Al Consiglio regionale chiede, invece, di cancellare “le irresponsabili norme regionali deregolamentari che hanno permesso la degenerata proliferazione di impianti. Se c’è, la Regione batta un colpo – concludono dalla Lipu - Ad oggi non abbiamo mai avuto il piacere di un riscontro alle nostre comunicazioni in merito”.

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