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Economia Pietramontecorvino

Centrale eolica comunale in 'ostaggio': "Pronti a incatenarci sotto le pale se i cittadini lo vorranno"

Pietramontecorvino a muso duro contro un gigante del vento. Indetta un'assemblea pubblica

Parola al popolo sulle pale contese a Pietramontecorvino. Il sindaco Raimondo Giallella, con una lettera ai suoi concittadini, ha indetto un’assemblea pubblica per il prossimo 27 novembre nel Teatro San Pardo, alle 18.30. “Il Comune di Pietramontecorvino è in forte difficoltà economica – si legge nell’incipit – e questo potrebbe causare l’interruzione e/o la diminuzione di alcuni servizi e agevolazioni”.

Colpa di un ammanco di circa 800mila euro, vale a dire il corrispettivo delle royalties che la società Voreas srl ha smesso di versare da circa 20 mesi. Il bilancio regge, ma il Comune deve tirare la cinghia e non mette mano all’avanzo primario. “Non ci permettono di fare investimenti - aggiunge il sindaco a FoggiaToday - I cittadini devono sapere che questo è un momento critico per le casse del Comune. Non possiamo continuare a dare agevolazioni come facevamo prima”. L’ente impegna circa 60-70mila euro l’anno per pagare gli abbonamenti degli studenti. “La Tasi da noi non si paga”, prosegue Giallella. Ma di questo passo, sarà più complicato concedere contributi.

Nel contenzioso, a scombussolare la piccola comunità dei Monti Dauni è soprattutto un altro fattore: la società dell’eolico “si rifiuta di trasferire al Comune di Pietramontecorvino il parco eolico comunale costituito da 4 torri da 2 megawatt ciascuna”. Con l’energia prodotta, l’amministrazione contava di ridurre sensibilmente, se non azzerare, il costo delle bollette dei suoi concittadini. “In questo momento storico, avremmo potuto far pagare anche alle imprese e ai cittadini dei comuni vicini l’energia al prezzo di costo, costituendo magari una grande comunità energetica dei vari paesi. Qui si vive bene, ed è vero che abbiamo queste torri davanti agli occhi tutti i giorni, però è anche vero che rispetto a questo impatto che generano avremmo un beneficio”.

I ricorsi vanno per le lunghe: l’udienza al Consiglio di Stato è stata fissata a gennaio del 2023. Il Comune, infatti, ha proposto appello dopo il pronunciamento del Tar Puglia che ha dichiarato inammissibile il ricorso per difetto di giurisdizione. Secondo i giudici amministrativi di primo grado, in questo caso, scatta la procedura arbitrale. Il sindaco, allora, chiama a raccolta i cittadini, prima di tutto affinché prendano coscienza del momento che sta attraversando il Comune. Il secondo motivo che lo ha spinto a convocare un’assemblea pubblica è “far capire al mondo che esiste una società che non rispetta i patti con il territorio e con un Comune”. Dal 2017, vale a dire a decorrere dal nono anno di esercizio dell’impianto eolico, stando alla convenzione, la società avrebbe dovuto cedere all’ente i quattro aerogeneratori che costituiscono la centrale eolica comunale. “Hanno vinto una gara e sulla scorta di questa gara si sono aggiudicati questo parco, perché è stato fatto un bando pubblico”, ricorda il sindaco che non ha alcuna intenzione di rinegoziare.

I cittadini di Pietramontecorvino che, “intelligentemente, nel 2002 avevano previsto la prima compensazione ambientale la vogliono sfruttare e vogliono che anche la legislazione, in qualche modo, cambi per far sì che l’energia alternativa sia sfruttata prima di tutto da chi ospita un impianto di energia pulita”, afferma oggi Giallella. Rivogliono le loro pale: “Se l’assemblea determinerà che bisogna fare delle azioni anche forti si faranno e asseconderemo qualunque iniziativa”. Sono pronti a marciare su Roma, nel caso, o a occupare i loro 4 aerogeneratori. “Se i cittadini proporranno di incatenarsi sotto le torri – promette il sindaco - noi li asseconderemo”.

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